Alla fine sono nove gli espulsi a vario titolo dal Movimento 5 Stelle e eletti in Parlamento proprio con il simbolo che appoggia Luigi Di Maio come premier.
Alcuni di loro hanno firmato le "dimissioni in bianco", una lettera di rinuncia al seggio che ha valore pressocché nullo dal momento che sulla questione deve pronunciarsi l'Aula di appartenenza. Ai quattro eletti con l'uninominale (Catello Vitiello, Salvatore Caiata, Andrea Cecconi e Antonio Tasso), si aggiungono infatti Emanuele Dessì, Maurizio Buccarella, Carlo Martelli, Giulia Sarti e Silvia Benedetti.
Che fine faranno? Difficile credere nel passo indietro. E non solo perché il modulo firmato è praticamente carta straccia. Già Vitiello e Caiata hanno annunciato che non hanno nessuna intenzione di rinunciare all'elezione, mentre Martelli sostiene di non aver ancora deciso.
A questi si aggiunge Buccarella, che invece una scelta l'ha già fatto: "Sto aspettando di sapere se l'ufficio elettorale prenderà in
considerazione la mia rinuncia alla proclamazione", dice, "Se non posso iscrivermi nel gruppo del M5S, non ho alcuna intenzione di iscrivermi in un altro gruppo. Quindi il Senato mi metterà automaticamente nel gruppo Misto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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