"Il successore di Beppe Grillo". Così il quotidiano spagnolo Abc definisce Luigi Di Maio, che lo intervista e lo dipinge come "il nuovo uomo forte del Movimento 5 Stelle" che "aspira a battere il primo ministro, Matteo Renzi, alle prossime elezioni politiche".
Un'intervista rilanciata oggi dal blog dello stesso Beppe Grillo, legittimando di fatto la guida del M5S a Di Maio. Che parla già da leader: "Noi vogliamo battere Renzi alle elezioni politiche", dice, "Noi non siamo una forza politica che sta tentando di cercare voti da sinistra o da destra. I nostri elettori sono cittadini motivati e soprattutto disillusi dalle forze politiche tradizionali. Noi siamo trasversali - prosegue Di Maio - da una parte vogliamo applicare il reddito di cittadinanza e dall'altra portiamo avanti una politica di rilancio delle aziende italiane. Nel Movimento 5 Stelle convivono due obiettivi diversi che possono coesistere senza costringerci a schierarci né a destra né a sinistra, come per i partiti tradizionali".
Nell'intervista Di Maio parla anche di economia e di banche ("È necessario un governo che abbia il coraggio di prendere posizioni per aiutare i risparmiatori e non i banchieri"), di riforme ("Che Renzi non sta facendo"), del referendum ("Noi siamo sicuri che quando i cittadini comprenderanno veramente il contenuto della Riforma voteranno contro"). E pure del collocamento dei grillini nel panorama politico italiano: "Il Movimento 5 Stelle non è interessato e non vuole partecipare a questo dibattito fra destra e sinistra. Perché in Italia ci sono tanti cittadini che hanno avuto precedenti ideali di destra, di sinistra e che oggi non ci credono più.
Questi cittadini pretendono che siano fatte le cose che non sono state fatte per trent’anni".E della regola dell'uno vale uno, de "il candidato premier lo sceglie la rete", del "c'è un direttorio, non un leader", ecc.?
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