Carlo Sibilia ci ricasca. Dopo le scie chimiche e i matrimoni intra-specisti, l'istrionico deputato M5s torna alla carica con un'altra gaffe.
Stavolta la buccia di banana che fa scivolare l'onorevole grillino è il Trattato transpacifico, noto con la sigla anglosassone di TPP (Trans-Pacific Partnership, ndr): trattato che in un tweet pubblicato ieri sera da Sibilia sia diventato il TTIP, il (defunto) trattato transatlantico.
Una svista di non poco conto, oltretutto inserita in un cinguettio dai toni trionfalistici: "Negli Usa il presidente Trump firma il decreto per l'uscita dal TTIP. È una bella notizia per le piccole e medie imprese italiane, qualunque sia il vostro (pre)giudizio su Trump."
Il riferimento è a uno dei primissimi ordini esecutivi firmati dal neo presidente: la misura di legge con cui si ritirano gli States dall'accordo di libero scambio con Canada ed altri dieci Paesi che si affacciano
sull'Oceano Pacifico. Un importante dettaglio che però dev'essere sfuggito al povero Sibilia. Protagonista suo malgrado, ancora una volta, di una gaffe umiliante, per cui è stato pizzicato anche dall'intransigente Foglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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