Il M5S pronto a entrare nei Socialisti in Ue. Un'altra grana per Conte?

Il Partito democratico apre all'ingresso dei 5 Stelle nel gruppo dei Socialisti e democratici a Bruexelles. Ma c'è chi frena: i grillini rischiano di perdere la vicepresidenza

Il M5S pronto a entrare nei Socialisti in Ue. Un'altra grana per Conte?

Il Movimento 5 Stelle si prepara a compiere l'ennesimo passo storico dopo essere entrato nei palazzi della politica. Questa volta i grillini potrebbero essere pronti a entrare nel gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo. Il Partito democratico ha aperto all'ingresso dei grillini, anche per evitare di intralciare quel percorso di alleanza che si sta provando a costruire a livello nazionale. Tuttavia, come riporta La Repubblica, tra i vertici del M5S ci sarebbe chi nutre qualche dubbio: il rischio è quello di perdere la propria vicepresidenza del Parlamento Ue, ovvero quella di Fabio Massimo Castaldo.

Fonti grilline al Parlamento Europeo riferiscono che l'eventuale confronto con i Socialisti "non è ancora formalmente cominciato" e dunque le ricostruzioni giornalistiche "sono fuorvianti". Ma Brando Benifei, capodelegazione del Pd nell'Aula di Strasburgo, ha fatto sapere che questa settimana "proseguiranno le discussioni" in merito e ha confermato che con i 5S c'è un confronto in corso "su tutte le questioni politiche e organizzative".

Il M5S entra nei Socialisti?

Indubbiamente per Giuseppe Conte si tratta di un bel nodo da sbrogliare. Non è da escludere che il leader pentastellato ne abbia parlato con Enrico Letta nel pranzo 25 ottobre scorso. La situazione è la seguente: il Pd ovviamente non si oppone e non fa barricate a questa possibilità, ma avrebbe già messo le mani avanti avvertendo di non essere in grado di garantire molto in termini di ruoli.

Conte si trova a un bivio: dovrà valutare i pro e i contro del possibile ingresso nei Socialisti, senza perdere di vista il fatto che dicendo addio alla prestigiosa carica di vicepresidenza del Parlamento Ue si darebbe voce a coloro che non gradiscono un passo così spinto verso il mondo del centrosinistra anche in Europa. Il timore è che dunque possano verificarsi altri mal di panci interni. Ecco perché il presidente grillino sta ponderando il tutto.

Va però considerato che a Bruxelles chi non è iscritto ad alcun gruppo in sostanza non tocca palla: dai ruoli determinanti nelle commissioni fino ai fondi a disposizione, sono molteplici gli svantaggi rispetto all'iscrizione a un gruppo. Magari i 5 Stelle potrebbero ottenere un paio di presidenze di commissione, ma il discorso relativo alla vicepresidenza è un'incognita. Comunque una decisione sull'ingresso nel gruppo dovrebbe essere presa entro la fine del mese di dicembre.

Il pressing di Di Maio

A spingere per l'entrata nei Socialisti è Luigi Di Maio, che pochi giorni fa in un'intervista a Il Mattino ha confermato che il Movimento 5 Stelle sta "lavorando a una coalizione progressista e anche in Europa, nel Parlamento europeo, dobbiamo guardare a quell'area aderendo all'S&D (Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici ndr)". Adesso spetta a Conte scegliere se aprire o meno questa nuova fase storica del M5S. Per il momento non c'è ancora una domanda ufficiale per l'ingresso nei Socialisti: un'eventuale richiesta dovrà essere prima discussa.

Le reazioni

Non mancano le reazioni politiche. Per Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture ed esponente di punta del Movimento 5 Stelle, l'intuizione di Di Maio "è importante e significativa". Cancelleri non ha nascosto che i pentastellati stanno "andando sempre di più verso quello che può essere un radicamento del Movimento 5 Stelle all'interno di un'area che è rappresentata dal Partito socialista europeo".

Invece a tuonare duramente è Dario Stefàno, senatore del Partito democratico e presidente della commissione politiche Ue, che ha attaccato il ministro degli Esteri: "Di Maio la sera va a cena con Giorgetti e la mattina dopo chiede di aderire al gruppo dei Socialisti e democratici. Allora è vero che la notte spesso porta consiglio. La coerenza 5S".

Critico anche Matteo Richetti, senatore di Azione: "Può entrare nel gruppo dei socialisti chi solo 24 mesi fa firmava i decreti sicurezza di Salvini. Il populismo ha contagiato tutti, rischiando di ridicolizzare le grandi culture politiche europee".

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