G7, la macchina della sicurezza. Droni, navi e 10mila agenti

Biden usa l'Air Force One e un corteo di 10 Suv blindati, Zelensky dormirà su una fregata occidentale, Meloni già arrivata con la figlia

G7, la macchina della sicurezza. Droni, navi e 10mila agenti
00:00 00:00

Diecimila agenti sul territorio, zona rossa su Brindisi, droni impiegati massicciamente, un occhio di alta sorveglianza su acque e cieli garantito dalla Sesta Flotta americana anche a causa di un bacino ultrasensibile, come quello Mediterraneo, dove confluiscono interessi e agenti esterni. La sicurezza del G7 sarà garantita da un rigidissimo protocollo portato avanti da militari e servizi di intelligence dei Paesi coinvolti.

BIDEN-PAPA-ZELENSKY

La premier Meloni è già arrivata assieme alla figlia Ginevra. L'Air force One di Joe Biden atterrerà all'aeroporto Papola-Casale di Brindisi con 10 Suv blindati che fanno parte del classico corredo di Potus. La città è chiusa per metà con una zona rossa e in tutto opereranno 8mila militari. L'aeroporto in questione è stato scelto anche perché scalo aereo che ospita la Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite gestita dal «World Food Programme» e perché dista poco meno di 20 minuti strada da Borgo Egnazia. Papa Francesco arriverà nella giornata di venerdì in elicottero, direttamente dal Vaticano. Parteciperà a una sessione sull'intelligenza artificiale, ma non si fermerà in loco con i sette: ripartirà la stessa sera. Volodymyr Zelensky, che a margine del G7 incontrerà il presidente americano, dovrebbe soggiornare a Borgo Egnazia, anche se non è da escludere che possa trascorrere la notte a bordo di una nave militare occidentale.

SESTA FLOTTA

L'intero bacino di acque del basso Adriatico, dello Ionio e del Tirreno meridionale verrà «attenzionato» da aerei spia che provvederanno a una ricognizione costante, assieme ai droni Uav di stanza alla base di Sigonella e da una serie di mezzi navali di ultima generazione: il super drone Triton su tutti, capace di sorvegliare Africa e Mediterraneo restando in volo 24 ore consecutive a oltre 50mila piedi di quota e con un raggio d'azione di oltre 15mila chilometri. È stato ideato per migliorare l'interoperabilità delle forze navali statunitensi con gli alleati e i partner della Nato.

La regia complessiva è affidata alla Sesta flotta, stanziata principalmente nel Mar Mediterraneo, il cui comando operativo si trova a Napoli, guidata dal viceammiraglio Eugene H. Black III dal luglio 2020. Portaerei, sommergibili e fregate copriranno la zona dal golfo di Manfredonia fino allo Ionio. Coinvolta anche la Cavour con gli F-35 italiani e l'aeroporto militare di Amendola, in provincia di Foggia, che è in pre-allarme. Droni (piccoli e grandi) dislocati dappertutto, compresi anche i piccioni-robot che vengono impiegati spesso in piazza San Pietro.

BARI E BRINDISI

Nel porto di Bari sono state elevate al cubo le misure di sicurezza relative ai controlli Schengen, attivati in tutta Italia fino al 18 giugno, ma particolarmente nel capoluogo pugliese dove sbarcano quotidianamente traghetti da Croazia, Albania, Montenegro, Grecia. Già in atto da giorni alcune restrizioni sui voli commerciali, mentre sono stati costruiti sette nuovi eliporti per favorire gli arrivi e le partenze in elicottero. Blindata la città di Brindisi, nel cui castello Svevo il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, offrirà la cena di gala ai sette grandi.

Oltre ai sette, è prevista la presenza del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, del presidente degli Emirati Arabi Uniti l'emiro Mohammed bin Zayed Al Nahyan che soggiornerà a bordo del suo yacht Azzam da 180 metri.

I quasi 2mila agenti che avrebbero dovuto essere ospitati sulla Mykonos Magic sono stati trasferiti in alcuni alberghi della zona, perché la nave ha manifestato limiti strutturai e di accoglienza.

OCCHIO NATO

Nei giorni precedenti al vertice pugliese, la Nato ha effettuato una maxi esercitazione navale e anfibia che ha coinvolto anche l'Italia, la «Neptune Strike 2024». Più di 4.500 uomini, con navi e mezzi di 15 Paesi alleati hanno simulato attacchi e difese dal Mediterraneo orientale fino alle coste del Baltico.

Tre le portaerei europee presenti, la spagnola Juan Carlos I, l'italiana Cavour e la francese Charles De Gaulle, che hanno lavorato per potenziare il coordinamento delle forze Nato e offrire una risposta corale alle minacce esterne: prove generali anche di difesa comune europea.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica