Per Macron l'Italia dovrà tenersi i clandestini

Il presidente francese Emmanuel Macron chiarisce, ancora una volta, un aspetto importante che il governo “giallo-rosso” fa finta di non capire: sì ai rifugiati, no ai migranti economici

Per Macron l'Italia dovrà tenersi i clandestini

In occasione della Sessione autunnale, il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, è intervenuto dinanzi all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, parlando del tema immigrazione: "I trafficanti di esseri umani sono la principale fonte di questo problema - ha spiegato il Presidente francese - danno la falsa idea a giovani uomini e donne che vivono in Costa d'Avorio, Senegal o Mali che avranno un futuro migliore in Europa obbligandoli a rischiare la vita attraversando prima il Sahara e poi il Mar Meditteraneo. Dobbiamo combattere senza pietù questi gruppi organizzati". La Francia, ha osservato Macron, "si è presa a carico rifugiati più di chiunque altro benché i nostri porti non siano necessariamenti quelli più vicini. Il problrma dei rifugiati, tuttavia, verrà risolto condividendo le respinsabilità e la solidarietà su questo tema".

Per il Presidente francese, inoltre, occorre, "trovare luoghi per una sistemazione permanente di coloro che hanno diritto all'asilo. Questo richiede, ancora una volta, solidarietà dentro l'area Schengen". Durante il suo discorso Macron parla apertamente di "rifugiati" e non di migranti economici che non hanno diritto all'asilo e che rappresentano circa il 90% dei flussi. Come sottolineano in una nota i parlamentari della Lega nella delegazione italiana al Consiglio d'Europa Paolo Grimoldi e Alberto Ribolla, il presidente francese Macron intervenendo poco fa al Consiglio d'Europa ha ribadito un principio già espresso più volte ovvero che il diritto di asilo non può e non deve favorire il traffico di esseri umani e dunque l'immigrazione clandestina. Per cui l'Europa, osservano, "come del resto specificato anche nel pseudo accordicchio raggiunto la settimana scorsa a Malta", accetta su base volontaria la ripartizione degli immigrati che hanno i requisiti per lo status di rifugiati "ma non vuol sentire parlare di clandestini, che restano laddove sono sbarcati". Per cui, osservano i deputati leghisti, l'Italia si tiene più del 90% di immigrati che sbarcano sulle nostre coste e l'Europa al massimo ci aiuta su base volontaria a ripartire quelli che possiedono i requisiti per essere profughi.

Le dichiarazioni di Macron non rappresentano di certo una novità. Dopo il documento di Malta sui migranti – presto rivelatosi un “eurobidone” per l’Italia – ecco Macron ha chiarito pochi giorni fa, per l'ennesima volta, un aspetto importante che la sinistra italiana e il governo “giallo-rosso” fanno finta di non sapere e comprendere. "La Francia non può accogliere tutti se vuole farlo bene", ha dichiarato il capo dell’Eliseo in un’intervista a Europe 1 a margine dell’assemblea generale dell’Onu a New York. Per il capo di Stato francese, "non c’è abbastanza cooperazione in Europa, dobbiamo guardare alla realtà di questo fenomeno migratorio e prendere decisioni”. "Oggi – ha sostenuto Macron – siamo sia inefficaci che disumani in Europa come in Francia. Dobbiamo accelerare la rifondazione delle regole di Schengen e Dublino, vale a dire avere regole comuni in materia di asilo ed essere più efficienti nel rimandare nel loro Paese, fin dall’inizio, coloro che non sono destinati a rimanere in Europa".

Da parte di Macron arriva un chiaro messaggio: no all’accoglienza indiscriminata che tanto piace alla sinistra Open Borders e no ai migranti economici, che devono essere rispediti a casa. Nei giorni scorsi, e prima di incontrare il premier Giuseppe Conte a Roma, come riporta La Stampa, il capo dell'Eliseo aveva incontrato i deputati del suo partito, la République en Marche. Durante quello stesso incontro, il presidente francese ha chiesto una stretta sugli immigrati. Alla faccia della solidarietà: Macron parla da progressista ma si comparta come un perfetto sovranista.

Con un mare di ipocrisia in più, anche se nell'interesse nazionale del suo Paese. Peggio di lui, soltanto la sinistra italiana e i grillini che fanno finta di non sapere e spacciano "accordi storici" per bluff clamorosi.

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