L'uomo che doveva aggiustare l'Europa, rimetterla in marcia e scuoterla dalle fondamenta è diventato suo malgrado un potenziale untore delle più alte sfere del Vecchio Continente. La sorte toccata al presidente francese è stata infatti di beccarsi il Covid a pochi giorni dal suo 43esimo compleanno. Non sa come, Emmanuel Macron. E quando l'Eliseo ieri mattina ne ha dato notizia, spiegando che aveva manifestato sintomi lievi, seguiti da immediato tampone risultato positivo, il suo attivismo è diventato un problema: negli ultimi 7 giorni ha incontrato centinaia di persone. Alcune in riunione con mascherina, altre a colazione all'Eliseo (senza mascherina e mantenendo le distanze) e altre ancora nella sua girandola politica in Europa, fino alla serata di gala presenziata a Parigi in onore del rais egiziano Al Sisi la scorsa settimana. Dozzine di casi contatto.
L incubazione è in media di 5 giorni ma si può comunque trasmettere la malattia, spiegano gli esperti; anche se il rischio è maggiore da sintomatici. Macron non lo è stato fino a mercoledì. Capi di Stato e di governo allertati. E panico, da Bruxelles al Cairo. Il virus non ha risparmiato Donald Trump, Boris Johnson, Jair Bolsonaro o Alberto II di Monaco. Ma i timori delle cancellerie Ue sono giustificati dal fatto che, nonostante l'uso quasi costante della mascherina, Macron si è contagiato rischiando di esporre altri a Covid. Mercoledì, Macron ha pranzato con il premier portoghese António Costa. Lunedì con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il capo del governo spagnolo Pedro Sanchez. I tre hanno annunciato l'auto-quarantena come il lussemburghese Xavier Bettel, presente al Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre. Lì c'era anche Angela Merkel, sottoposta a tampone è risultata negativa. E Giuseppe Conte. A Bruxelles, Macron ha incontrato i vertici delle istituzioni comunitarie, compresa la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen con cui ha pranzato. E se al di fuori dei confini transalpini si incrociano le dita, a Parigi esplode la polemica. Macron, infatti, «sarebbe stato contagiato al vertice europeo», è l'accusa che filtra dall'esecutivo francese. Ma è uno scaricabarile che non lo esenta da responsabilità: una cena convocata mercoledì all'Eliseo, con una decina di politici della maggioranza, con cui ha sforato coprifuoco e limite di persone ammesse a tavola.
Chi lo ha incontrato anche a distanza opta quindi per la quarantena. Qualche ministro francese fa autocritica: «Forse abbiamo sbagliato». Autocritica anche in Svezia. Considerata a lungo un modello, il governo ieri ha incassato il j'accuse del re Carlo XVI Gustavo: «Abbiamo fallito, è terribile il gran numero di morti». Le restrizioni poco rigorose «non hanno avuto successo». Lunedì 14, Macron aveva poi ricevuto i 150 membri della Convenzione sul clima. Ma come ha riconosciuto il premier Jean Castex, la questione più delicata sono pranzi e cene. Perciò Castex li aveva sconsigliati ai francesi lo stesso giorno, martedì, che Macron invitava i capigruppo dell'Assemblea nazionale. Tutti in isolamento. Al pranzo, anche il presidente della Camera Richard Ferrand: 7 giorni di clausura per lui e per il premier Castex, sostituito ieri in aula dal ministro della Salute Olivier Véran nella presentazione del piano vaccini. Oggetto d'attenzione particolare è Brigitte Macron: al di là dello status, l'età la rende «persona a rischio», spiegano i medici. A 67 anni, la moglie del presidente è potenzialmente più esposta a forme gravi di malattia. Ed è in cima ai «casi contatto» di Macron. Isolamento di 7 giorni, dunque, anche se ha fatto un test martedì con esito negativo. Ma come sta Macron? «Segreto medico», la risposta dell'Eliseo.
Continua a lavorare «da remoto», esercita il potere in videoconferenza e ha cancellato il viaggio in Libano del 22 e 23. Per lui, isolamento di 7 giorni come prevedono le norme. Valide anche per Alexis Kohler, segretario generale dell'Eliseo, per altri membri del governo e per François Bayrou, il Monsieur Recovery d'Oltralpe.
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