Un "patto civico per l'Umbria", con le forze politiche chiamate a "fare un passo indietro" lasciando "spazio a una giunta civica". È il patto di desistenza che Luigi Di Maio, in una lettera al quotidiano La Nazione, propone al Pd in vista delle elezioni regionali in Umbria in programma il prossimo 27 ottobre.
Di Maio, che negli ultimi giorni si è detto scettico sull'alleanza tra 5 Stelle e dem per sconfiggere Donatella Tesei, senatrice della Lega e candidata del centro-destra a governatrice dell'Umbria. Ora, però, il ministro degli Esteri apre al Pd. A patto di mascherare l'intesa dietro un gruppo di esponenti della società civile. Le elezioni in Umbria, scrive Di Maio, sono "un appuntamento importante" a cui si arriva dopo "uno scandalo che ha coinvolto direttamente la giunta uscente" e "i cittadini che si affidavano a una sanità travolta da uno scandalo di corruzione". Per il ministro degli Esteri, "dobbiamo trovare un nuovo modo d'immaginare la politica al servizio dei cittadini". La soluzione? "Secondo me - scrive ancora il leader grillino - c'è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi". Poi un altro avvertimento al Pd: "Ovviamente ci aspettiamo che tutti gli altri facciano lo stesso. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune. Ma senza pretendere nulla sulla composizione della giunta e sulle dinamiche del governo regionale. Le forze politiche saranno solo in consiglio regionale con i propri gruppi".
Di Maio ribadisce poi la necessità di "un patto civico, che veda un candidato presidente fuori dalle appartenenze partitiche e che possa mettere al centro un programma innovativo, di punti veri e realizzabili. Un programma che possa ispirare serietà, fiducia e competenza". Quindi l'augurio che "tutte le forze che credono nel bene comune di questa regione facciano un passo indietro, rinunciando ai propri candidati presidente, e mettano fuori dalle liste quei candidati che hanno avuto a che fare con il passato di questa regione e gli impresentabili".
Un avviso ai naviganti dem, travolti nell'ultima legislatura in Umbria dall'inchiesta sugli appalti pilotati nella sanità che ha portato alle dimissioni dell'ex governatore Catiuscia Marini. Uno scandalo che il capo politico dei 5S vuole che non si ripeta più. Proponendo ai dem di fare un passo di lato scongiurando così ogni "interferenza della vecchia politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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