Di Maio ora mette al bando Siri: "Salvini deve lasciarlo da parte"

Ancora tensione all'interno del governo sul caso Siri. Luigi Di Maio chiede di "mettere in panchina" il leghista finché non si fa chiarezza

Di Maio ora mette al bando Siri: "Salvini deve lasciarlo da parte"

Il leghista Armando Siri "si metta in panchina" finché "si difende" nell'indagine per corruzione avviata nei suoi confronti dalla Procura di Roma. L'invito è del vicepremier, Luigi Di Maio, che, intervistato a Di Martedì torna a chiedere un passo indietro del sottosegretario ai Trasporti.

"Il caso Siri", sottolinea, "non è un caso qualunque. Ci sono altri sottosegretari e viceministri leghisti indagati, ma qui stiamo parlando del caso di una persona del governo che è coinvolta in un'indagine per corruzione, che parla di mazzette e di odore di mafia. Quando si parla di questa roba qui", afferma ancora Di Maio, "il Movimento 5 stelle ha il dovere di ribadire che se vuoi essere il governo del cambiamento, Armando Siri, che sicuramente sarà giudicato innocente, mentre si difende, deve stare lontano dalle istituzioni del governo della Repubblica. Devi dare necessariamente un segnale politico ed etico ai cittadini". Poi Di Maio sembra minacciare una crisi di governo: "Non possiamo aspettare una settimana per una risposta della Lega". E ancora: "Io mi auguro che l'incontro di Conte con Siri avvenga il prima possibile, poi Conte prenderà le sue decisioni, nessuno vuole tirarlo per la giacca. Per quanto mi riguarda, io chiedo a tutto il governo, anche al premier Conte, di invitare Siri a dimettersi".

Sul blog delle Stelle nel pomeriggio sono state pubblicate 4 domande alla Lega per chiedere chiarimenti. "Quando un politico viene accusato dalla magistratura di essere un corrotto, deve fare un passo indietro e chiarire - si legge nel post - si può difendere, è un suo diritto, ma deve farlo lontano dalla sua carica".

Mateo Salvini, però, è di opinione diversa. "Siamo assolutamente tranquilli - ribadisce- abbiamo piena fiducia nella magistratura italiana che faccia bene e in fretta. Detto ciò in uno Stato di diritto si è colpevoli quando viene dimostrato".

Ai 5 stelle "ho poco da rispondere, non abbiamo visto una lira. E se devo guardare ai programmi chi giustamente aveva una marcata crescita degli investimenti in energia eolica -cosa che è giusta - è il Movimento 5 stelle", fa notare.

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