La vocetta da vecchio bambino sembrava quasi il vezzo che accompagna un capriccio, una giustificazione, una scusa. Ma suonava incrinata, grattava un po' come i vecchi dischi, e in fondo era un'imperfezione piacevole, come in Se telefonando (roba sua) nella versione dei Delta V. Piacevole perché quella vocetta da un pezzo non la si sentiva. «Buongiorno a tutti - disse - e scusate se vi disturbo, sono nel salotto di casa mia, ho qualche linea di febbre ma niente di grave, il frutto della stagione. Per questa ragione andrà in onda un meglio del Maurizio Costanzo Show con i momenti più significativi del programma. Poi tutto passerà e dalla settimana prossima torneremo a incontrarci, stavolta non dal salotto di casa mia ma dal teatro Parioli». Era il 7 ottobre scorso, e la puntata speciale del suo salotto televisivo non andò in onda. Con la stessa vocetta, un anno prima, in un'intervista aveva detto: «Vorrei morire senza accorgermene, senza soffrire, con la mano in quella di Maria». Non era un capriccio, una giustificazione, una scusa, ma un desiderio domestico e intimo, a riflettori spenti. Sotto gli occhi e vicino alle orecchie di Maurizio Costanzo sono passate migliaia di vite. Lui le esaminava, le auscultava, usando i semplici strumenti di altre parole, non invasive né invadenti, quando la sua voce sapeva ancora di sigarette e di lavoro indefesso. Ma la sua, di vita, stava parlando proprio in quel momento. Voleva che la mano di Maria fosse il suo sipario. Come vuole un qualsiasi uomo X da qualsiasi donna Y. La mano. Quando ci si sposa, gli uomini «chiedono la mano» della loro donna. Quando incominciano a camminare, i bambini chiedono la mano della mamma. E quando avvertì l'arrivo dell'unica ospite indesiderata della sua carriera, che è quasi perfettamente sovrapponibile alla sua vita, Maurizio Costanzo richiese la mano di Maria De Filippi.
Dicono che la fine non fosse prevista come imminente, dicono che la sosta ai box della clinica romana fosse una pausa di quelle da «consigli per gli acquisti» che lui ha lanciato un milione di volte. Dicono che il diabete era ben sorvegliato. Si dicono tante cose, di una persona, quando le si vuole bene. Ma la cosa più bella da dire (da chiedere o da dare) è sempre quella che sta in una mano.
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