Manovra, ok della Camera. Record di fondi alla Sanità

Oggi il voto definitivo di Montecitorio dopo la fiducia Il finanziamento del Ssn salirà a 135,5 miliardi nel 2025

Manovra, ok della Camera. Record di fondi alla Sanità
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Oggi la legge di Bilancio 2025 sarà approvata dalla Camera. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha confermato il calendario: stamattina, alle 9.30, prenderanno il via le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal governo, con votazione nominale fissata per le 11. Successivamente, una breve pausa dei lavori consentirà di discutere le dimissioni di Enrico Letta. L'intera giornata sarà dedicata all'esame degli articoli, emendamenti e ordini del giorno, fino al voto finale previsto per le 22.30, trasmesso in diretta televisiva sulla Rai.

Escluso un breve ritorno in commissione, temuto fino all'ultimo. Secondo fonti parlamentari questa legge di Bilancio introduce una novità senza precedenti: una sovracopertura nelle previsioni di spesa per il 2025 e il 2026, pari a circa 100 milioni di euro all'anno. L'innovazione garantisce il rispetto delle scadenze prefissate e la conclusione dei lavori.

Tra gli interventi principali approvati in commissione spiccano le misure per l'Assegno di inclusione. Un emendamento innalza la soglia massima dell'Isee da 9.360 a 10.140 euro, ampliando la platea di beneficiari. Contestualmente, vengono aumentate anche le soglie reddituali per i nuclei familiari, con particolare attenzione a quelli composti da persone anziane o disabili. Una misura ulteriore è prevista per le famiglie in locazione, con soglie incrementate a 10.140 euro. Tuttavia, è previsto un contenimento delle spese per l'erogazione di questi benefici nei prossimi anni.

Un altro emendamento introduce modifiche significative alla Naspi, che dal primo gennaio 2025 includerà anche i lavoratori licenziati che si erano precedentemente dimessi volontariamente da un impiego entro i dodici mesi precedenti. La condizione necessaria sarà quella di aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione presso il secondo datore di lavoro.

Intanto, arrivano alle Regioni le risorse economiche 2024 per la sanità. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha infatti dato il via libera al riparto delle risorse destinate al Ssn per l'anno in corso: si tratta di 133 miliardi di euro. Un «record storico, una cifra mai raggiunta prima», ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli. La parte più cospicua va ai Lea (128,6 miliardi). Inoltre, le risorse saranno destinate al nuovo Piano nazionale vaccini e agli screening neonatali. Oltre 500 milioni di euro vanno al recupero delle liste d'attesa e molte risorse (circa 1,1 miliardi) sono destinate alla valorizzazione del personale medico, veterinario, sanitario, infermieristico e dei Pronto soccorso con l'aumento delle indennità. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha sottolineato che «si conferma il trend di crescita del finanziamento al Fondo sanitario nazionale mantenuto dal governo Meloni: la manovra 2025, infatti, prevede un incremento di oltre 2,5 miliardi di euro e ulteriori 4 miliardi nel 2026».

Tornando alla manovra, fra le modifiche approvate figura anche un milione di euro a Roma Capitale per agevolare il lavoro agile in vista del Giubileo del 2025. Ulteriori fondi sono destinati alla videosorveglianza ambientale nei pressi della stazione Termini per potenziare la sicurezza. Anche la ricerca scientifica trova spazio con un finanziamento di un milione di euro alla Fondazione Ebri di Rita Levi Montalcini.

Tra le opere infrastrutturali, la manovra rimodula le risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina e la Statale 106 Jonica, attingendo al Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 per finanziare progetti già pronti. La Torino-Lione e il Terzo Valico dei Giovi beneficiano di stanziamenti specifici, garantendo continuità a interventi strategici. Inoltre, ritorna la detassazione dei premi erogati agli atleti olimpici e paralimpici per Milano-Cortina 2026, dopo un iniziale ritiro dell'emendamento, poi approvato.

Precisato tramite un'errata corrige presentata in Aula alla Camera il meccanismo dell'Ires premiale: per poter beneficiare della tassazione ridotta le imprese devono accantonare a riserva l'80%

dell'utile 2024 e destinare il 30% di questo ammontare ad investimenti in beni 4.0 e 5.0. La correzione precisa che allo stesso scopo deve essere destinata una quota «non inferiore al 24% degli utili d'esercizio in corso al 2023».

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