È una telefonata in cui molti hanno avvertito il sapore della beffa, quella che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto dedicare al fuciliere di Marina Salvatore Girone, ormai al quarto Natale trascorso in India, in attesa di un processo che non arriva mai.
Il Capo dello Stato ha telefonato al marò per esprimergli i suoi auspici di un sereno Natale al termine degli auguri in collegamento con i militari impegnati all'estero al Comando operativo del vertice interforze.
Secondo quanto si apprende, Mattarella ha tenuto ad assicurare a Girone che tutte le Istituzioni sono attivamente impegnate per risolvere la vicenda sua e del commilitone Massimiliano Latorre, attualmente ricoverato in Italia ma comunque in attesa non solo di un giudizio ma anche di conoscere il tribunale abilitato a giudicarlo insieme al compagno.
Dal Quirinale erano già arrivati attestati di solidarietà ai marò oltre un mese fa, quando, parlando dalla fregata
"Carabiniere", il Capo dello Stato aveva assicurato i due fucilieri di Marina che "l'Italia li sosteneva sempre". Parole che però non sono valse, almeno sino ad ora, ad alleviare la condizione dei nostri due connazionali.
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