Sergio Marchionne manda a rottamare Matteo Renzi. "Mi è sempre piaciuto - ammette l'amministratore delegato di Fca parlando a margine del salone dell'auto di Detroit - non ho capito cosa gli sia successo. Quel Renzi che appoggiavo non lo vedo più da un po' tempo". Uno schiaffo pesantissimo per il segretario dem che a poche settimane dalle elezioni politiche si trova a dover fare i conti con un calo di consensi senza precedenti. Nemmeno Pier Luigi Bersani aveva portato il Partito democratico a livelli tanto bassi.
Già nelle settimane scorse Marchionne aveva messo una pietra su Renzi. Da rottamatore a rottamato. Il segretario dem non va più molto lontano. E persino gli ammiratori della prima ora hanno iniziato a scaricarlo. "Renzi - spiega l'amministratore delegato di Fca - ha avuto coraggio ma per fare lo statista, dalle buone intenzioni si deve passare ai fatti". Se da una parte asfalta l'ex premier piddì, dall'altra promuove a pieni voti le politiche economiche messe in campo dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "La riforma fiscale voluta da Trump e approvata lo scorso dicembre è stata una scelta intelligente e funzionerà", assicura l'amministratore delegato di Fca che ha subito reagito investendo un miliardo di dollari sul mercato statunitense. "Vediamo come reagiscono le altre aziende - spiega - la riforma non ha nemmeno sessanta giorni e ha già visto la reazione da parte nostra e di altre società nell'aumentare i salari dei dipendenti e altro. Io credo che funzionerà - aggiunge - tra un paio di anni si vedranno i risultati di quello che stiamo facendo adesso".
Al salone dell'auto di Detroit Marchionne ha ovviamente parlato anche di auto. All'orizzonte c'è la produzione di una nuova Jeep in Italia. Una via "possibile" che però non è stata ancora attuata. Il primo obiettivo di Fca, però, resta quello di centrare l'obiettivo e la piena occupazione in Italia entro l'anno. Per farlo Marchionne deve "prima completare lo sviluppo di Alfa e Maserati". "Se riuscissimo a riempire tutti gli stabilimenti con Alfa e Maserati - aggiunge - sarebbe la cosa più intelligente da fare, più di ogni altra". Tra i progetti futuri, invece, ci sono il suv Ferrari, che dovrebbe arrivare entro il 2020, e la super car elettrica.
Anche quest'ultima dovrebbe essere fatta dalla Ferrari. "La faremo perchè è dovuto - conclude Marchionne - o siamo Ferrarti o non siamo Ferrari. Non prendiamo lezioni dagli altri: quello che è importante è essere i primi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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