Marino ai suoi sostenitori: ​"Ripensarci? Non vi deluderò"

In centinaia al Campidoglio per chiedere al sindaco dimissionario di non lasciare. Marino cita Che Guevara:"Noi siamo realisti e vogliamo l'impossibile". E minaccia: "Mi date il coraggio di andare avanti"

Marino ai suoi sostenitori: ​"Ripensarci? Non vi deluderò"

Sono accorsi i centinaia davanti al Campidoglio. Slogan e manifesti per chiedere al sindaco dimissionario di non lasciare. E Ignazio Marino coglie l'occasione per fare un altro passetto indietro e ventilare l'ipotesi (sempre più plausibile) di vendicarsi di Matteo Renzi e del Partito democratico per averlo scaricato dopo lo scandalo degli scontrini. "Voi mi chiedete di ripensarci - dice ai sostenitori che lo incitano a ritirare le dimissioni - io ci penso e non vi deluderò".

"Daje!". Rievocano lo slogan con cui Marino ha "conquistato" il Campidoglio. I supporter del sindaco marziano scendono in piazza per chiedergli di ritirare le dimissioni. E sulla facciata di Palazzo Senatorio viene srotolato uno striscione con la scritta "Daje più forte!". Al fianco campeggia il simbolo della Lista civica Marino. Centinaia e centinaia di persone sono radunate sotto il Campidoglio dando vita ad un vero e proprio "assedio sonoro" al grido di "Ignazio, Ignazio!". Un messaggio diretto a Renzi che, sondaggi alla mano, non è più così certo di conservare la Capitale alle prossime elezioni comunali. In piazza i sostenitori del chirurgo, che ha devastato Roma con la sua incapacità di governarla, indossano fasce tricolori in plastica, simbolo dei primi cittadini. C'è anche Annamaria Cesaretti, consigliere del Sel, che chiede "un confronto con il sindaco e una verifica di programma". Marino ringrazia e scalda la folla citando Che Guevara:"Noi siamo realisti e vogliamo l'impossibile".

"Questa piazza mi dà il coraggio di andare avanti". Esulta Marino uscendo in piazza del Campidoglio per salutare i numerosi sostenitori. Non ha ancora sciolto le riserve. Fra pochi giorni dovrà decidere se confermare le dimissioni da primo cittadino. "State scrivendo una pagina importante per la democrazia e la legalità di questa città - spiega - voi mi chiedete di ripensarci. Io ci penso e non vi deluderò...". Un messaggio più per i vertici del Nazareno che per i sostenitori in piazza.

"In questi due anni - ricorda Marino - tutti insieme abbiamo strappato da questa città il cancro di parentopoli, abbiamo scelto sul merito". "Ci siamo fatti dei nemici - conclude - qualcuno vorrebbe fermare questo processo di cambiamento proprio ora che la città può ripartire".

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