Nel pomeriggio di oggi, il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato in visita nel centro vaccinale di Fiumicino. Qui, ad accoglierlo, ha trovato il ministro Roberto Speranza e il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il premier ha visitato gli stand dove, da ormai diverse settimane, si stanno somministrando dosi di vaccino a ritmo sostenuto. "Questa è la mia prima visita in un sito vaccinale, è stata una visita breve ma veramente bella. Questi ragazzi che lavorano come volontari o in forma permanente hanno reso questo che è un luogo medico un luogo di speranza, entrando qui si capisce che ne usciremo", ha sostenuto Mario Draghi durante la sua visita all'hub di Fiumicino.
"Somministrazioni rapide e sicure"
Per il presidente del Consiglio, l'Italia ne uscirà vincitrice dall'epidemia di coronavirus e la sua arma più potente è proprio il vaccino. Ma per vincere questa battaglia è necessaria "una mobilitazione collettiva fondata sulla solidarietà". Impossibile per Mario Draghi non soffermarsi sul discorso AstraZeneca e sul blocco di un lotto di preparato vaccinale in via precauzionale in attesa che vengano approfonditi alcuni aspetti relativi a presunti effetti collaterali gravi.
"Nella giornata di ieri, l'Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l'efficacia dei sistemi di farmacovigilanza", ha sostenuto il presidente del Consiglio. Draghim poi, si è soffermato sul fatto che "il parere dell'AIFA, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino". In ogni caso, "l'Agenzia Europea per i Medicinali sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo. Qualunque sia la decisione finale dell'EMA, posso assicurarvi che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità".
La produzione dei vaccini è al momento una priorità per Mario Draghi: "Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia. L'Unione Europea ha preso degli impegni chiari con le case farmaceutiche e ci aspettiamo che vengano rispettati. In queste settimane abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne. Seguiteremo a farlo, per difendere la salute degli italiani". Oltre all'aspetto produttivo, però, per il premier è fondamentale "utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni". Accantonate le primule di Domenico Arcuri, Mario Draghi ha individuato tutti gli spazi possibili già esistenti per compiere le vaccinazioni: "Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati. Per questo cambio di passo, avremo bisogno dell'aiuto di molti".
L'obiettivo dichiarato da Mario Draghi è ambizioso: "Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all'inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L'obiettivo è triplicarlo presto". Si è poi, appellato a tutti i cittadini: "A tutti, chiedo di aspettare il proprio turno, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica. È un modo di mostrarci una comunità solidale, proteggendo chi più ha da temere per gli effetti della pandemia".
Si è appellato ai medici, agli infermieri, ai volontari, agli specializzandi e a tutte le figure professionali adatte a compiere le operazioni "nel pieno rispetto dei protocolli medici, per garantire somministrazioni rapide e sicure". Nel corso del suo discorso, Mario Draghi ha rivolto un pensiero a tutti i lavoratori in prima linea fin da marzo: "A medici, infermieri e volontari che lavorano instancabilmente in tutti i presidi sanitari d'Italia, va la più profonda riconoscenza mia e di tutto il Paese".
Lockdown e misure restrittive
La visita al centro vaccinale di Fiumicino da parte di Mario Draghi è arrivata nel giorno in cui sono state decise le nuove strette contro i contagi da coronavirus: "Pensiamo solo che con una vaccinazione diffusa potremo fare a meno di restrizioni come quelle che abbiamo dovuto adottare. Sulla base dell'evidenza scientifica, il governo ha adottato oggi misure restrittive che abbiamo giudicato adeguate e proporzionate. Lo abbiamo fatto con un decreto legge, che vedrà il Parlamento pienamente coinvolto nella discussione. Le nostre scelte sono state condivise più volte nella Conferenza Stato-Regioni, nello spirito di massima collaborazione tra i diversi livelli dell'amministrazione".
Aiuti e sostegno all'economia
Mario Draghi ha affrontato anche la questione ristori e sostegni: "Il decreto che comprende tutte le altre misure di sostegno all'economia è previsto per la settimana prossima. Per questo i 32 miliardi già autorizzati sono interamente impegnati. Ma non basta. Ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio". Le misure sono destinate a una platea più ampia, come detto dallo stesso presidente del Consiglio e "tra i provvedimenti più significativi, c'è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i 'nuovi poveri', coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas".
Un pensiero da parte di Mario Draghi è andato anche ai genitori con i figli in didattica a distanza. Per loro, infatti, "abbiamo deciso, già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l'accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting".
Anche il comparto del Turismo ha trovato spazio nel discorso di Mario Draghi: "Il ministro del Turismo ci ha ricordato una cosa giustissima: noi non sappiamo chiaramente quando usciremo da questa situazione.
Sappiamo però che quando ne usciremo dobbiamo essere organizzati per la riapertura delle attività economiche. E dovremo cominciare a riaggiornare già da ora i protocolli con le Regioni per la riapertura di queste attività".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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