Dice che sarà "una riforma radicale” in cui ci saranno punti-Pd sui luoghi di lavoro e di studio ma anche circoli sul web, “una nostra piattaforma deliberativa online, non però come la Rousseau”. Lo sottolinea l’ex segretario del Partito democratico, Maurizio Martina, che in un’intervista a repubblica.it spiega le modifiche allo statuto del partito che verranno presentate oggi durante la Direzione dem.
Martina spiega che a dodici anni dalla nascita del Pd l’obiettivo è quello di promuovere una nuova fase di partecipazione e di radicamento. E, infatti, come ricorda l’ex ministro, il nuovo Statuto punta a delineare gli strumenti di un nuovo Pd fondato sulle persone, alternativo ai partiti personali. Martina evidenzia che verranno confermate le primarie per la scelta del segretario ma ci sarà una fase di dialogo sui contenuti prima che i candidati alla segreteria si schierino e inizino la competizione tra loro.
Sul meccanismo automatico segretario-candidato premier, l’ex ministro dice che “non è tempo di automatismi, perché noi Dem dobbiamo liberare e aprire la nostra iniziativa politica. È buonsenso superare l’automatismo - continua -. Sì, nel partito ci sono opinioni diverse in proposito, ma l'obiettivo comune, che ci unisce, è quello del rilancio e dell'innovazione".
Martina spiega che tra le novità ci saranno tante donne e uomini negli organismi esecutivi, una rete di volontari democratici, l’Assemblea nazionale dei sindaci, una Fondazione nazionale del Pd per la formazione e la promozione della cultura politica e un modello di partito federale basato sulle esperienze dei territori.
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