Torino - Il presidente della Repubblica ha detto no alle sette «madamin» di Torino. Sergio Mattarella non incontrerà le promotrici del Comitato «Sì Torino va avanti», organizzatrici della manifestazione a favore della Tav, che si è svolta sabato 10 novembre, in quanto il suo ruolo super partes gli impone di non schierarsi e quindi di astenersi «da qualunque possibile interferenza in decisioni del Governo e del Parlamento».
A una settimana dalla manifestazione dei 40mila, a cui è seguita la scelta delle organizzatrici di chiedere un incontro al presidente della Repubblica, è arrivata la risposta del Quirinale. «La vostra richiesta muove dall'esigenza e mira all'obiettivo di confermare una scelta politica di particolare importanza anche sul piano internazionale e di cui si discute in ambito di pubblica opinione, parlamentare e di governo scrive il presidente Mattarella nella sua lettera - Proprio questo aspetto mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni e ne consegue quello di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che non competono al presidente della Repubblica ma a governo e Parlamento».
Mattarella, però, ha precisato di apprezzare «in alto grado lo spirito civico che ha animato l'iniziativa in quanto - sostiene il Quirinale - perseguire interessi generali della comunità nazionale o di quelle locali risponde allo spirito e al modello di convivenza democratica della nostra Costituzione».
Non si è fatta attendere la risposta delle signore torinesi che ringraziano il presidente per il suo interessamento. «Abbiamo mantenuto la promessa di farla partecipe direttamente delle nostre istanze e riconfermiamo il nostro sì: vogliamo andare avanti nell'interesse dei cittadini di Torino e di tutta Italia - hanno ribadito le promotrici di «Sì, Torino va avanti» - La ringraziamo per la Sua lettera e per l'approvazione dello spirito civico con cui abbiamo manifestato a Torino in Piazza Castello, insieme ad altri 40mila cittadini».
Il capo dello Stato era intervenuto sulle
infrastrutture già in mattinata, nel suo messaggio all'assemblea Cna a Milano, scrivendo che «bisogna investire nelle necessarie infrastrutture materiali e immateriali, incluse digitalizzazione, istruzione e formazione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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