Continua a salire la tensione nel Pd in vista del referndum d'autunno. Ormai è muro contro muro tra la minoranza dem e i renziani. E così, di ritorno da Rio, il premier deve risolvere le beghe di partito. E così Matteo Orfini attacca subito il segretario: "In questo il Pd deve diventare il contrario di quello che è oggi. Ma sarebbe scorretto attribuire questa responsabilità Renzi. È così dalla nascita, dal Lingotto di Veltroni. Abbiamo una grande vita democratica interna, ma il 99% delle discussioni restano tra di noi, l'1% del tempo siamo in mezzo alla gente". E ancora: "Ho scelto di fare parte di un gruppo dirigente plurale, che si è caricato sulle spalle il destino del Pd e del governo, dopo che altri prima di noi avevano fallito. Chi ci ha preceduto senza riformare il Paese, oggi potrebbe almeno evitare di alzare il ditino", afferma in un'intervista al Fatto.
Poi parla anche di quelle partite alla play station con Renzi: "Io tiravo fuori la Playstation anche in sezione, quando c'erano le elezioni, per scaricare la tensione. Ogni tanto si può anche sorridere". Infine guarda al referendum: "Vinceremo il referendum, ma il punto non è quello. Le leadership cambiano, ma il Pd non si esaurisce con questa dirigenza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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