La centrale idroelettrica di Bargi è la più potente dell'Emilia-Romagna. Si trova nell'omonima frazione del comune di Camugnano, nell'alto appennino bolognese, non lontano dal confine regionale con la Toscana. Turbina e ripompa l'acqua tra i laghi di Suviana e Brasimone. In particolare quello di Suviana è un lago artificiale situato nell'Appennino bolognese, formatosi a seguito della costruzione di una diga alta 91,5 metri ultimata nel 1932 e alimentato principalmente dal torrente Limentra orientale. Il bacino fu progettato, assieme a quello di Brasimone, per alimentare la linea ferroviaria Bologna-Firenze, la cosiddette Direttissima, sfruttando l'energia prodotta di alcune idroelettriche che vennero installate per questo scopo. Entrambi i bacini sono anche delle apprezzate mete turistiche.
Quello di Bargi è un impianto di generazione/pompaggio composto da due gruppi di produzione da 165 MW ciascuno per una potenza installata di 330 MW. Ha una funzione rilevante di regolazione, esercizio e gestione della rete elettrica nazionale. La centrale è di tipo «a pozzo», ovvero scavata in profondità sulla sponda del lago, in modo che le pompe si trovino 25 metri sotto il livello di massimo svaso del serbatoio di Suviana. La dimensione della centrale è di 61 metri per 37 metri a pianta rettangolare, ed è alta 54 metri. La galleria di derivazione in pressione Brasimone-Stagno (da dove partono le condotte) ha un diametro di 5,4 metri ed è lunga 4,7 chilometri. Lo scavo della galleria, eccetto i primi 210 metri a valle è stato realizzato a tutta sezione con una talpa meccanica Robbins.
Il pozzo piezometrico è del tipo differenziale a canne cilindriche concentriche, e ha un'altezza sulla quota di fondo della galleria di derivazione di 68 metri. L'impianto è inserito nel piano di riaccensione della rete nazionale in caso di black out ed è in grado di erogare la sua massima potenza nel giro di 4 minuti.
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