Mega rissa tra minori nell'hotspot di Lampedusa

Zuffa tra fazioni di sudanesi con sassi e bastoni. Decisivo l'intervento delle forze dell'ordine

Mega rissa tra minori nell'hotspot di Lampedusa
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Erano giorni che covava il malumore tra un gruppo di migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa, sempre stracolmo malgrado i continui trasferimenti. Ieri all'alba è scoppiata una rissa che ne ha coinvolto un centinaio, in gran parte minori non accompagnati. Se le sono dati di santa ragione, dando il via a una sassaiola che ha messo a rischio l'incolumità anche di migranti non coinvolti, delle forze dell'ordine e del personale che opera all'interno della struttura. Il bilancio è di una quindicina di feriti, ma non gravemente. Divisi in due fazioni, sudanesi del Nord e del Sud hanno dato il via alla maxi rissa, pare, perché i minori non accompagnati del Sud Sudan accusavano quelli del Nord di mancare loro di rispetto e sono saltate fuori anche le rivalità per la guerra in corso nel loro Paese. Alla convivenza forzata dei gruppi rivali, si aggiunge anche l'insofferenza di vedere gli altri ospiti del centro di primissima accoglienza venire trasferiti dalla struttura su terraferma dopo un massimo di 36 ore, mentre alcuni minori coinvolti si trovavano a Lampedusa anche da una ventina di giorni.

Ma il sistema di accoglienza è diverso per quanto concerne i migranti adulti e i minorenni. La polizia, con opera di mediazione, è riuscita a sedare gli animi. In particolare, il vice questore aggiunto Francesco Sammartino si è frapposto tra i due gruppi, malgrado tutti erano armati di sassi e di pezzi di ferro. I poliziotti erano a distanza di sicurezza, pronti ad intervenire, ma non ce n'è stato bisogno visto che i contendenti si sono fermati e hanno ascoltato quanto veniva detto. Gli uomini della Squadra mobile di Agrigento stanno visionando i video delle telecamere per individuare i facinorosi, che saranno denunciati d'ufficio alla procura, mentre, per le lesioni personali riportate da alcuni feriti, questi potranno procedere a querela di parte.

Tra i feriti c'è un 18enne che è stato prima soccorso nell'infermeria dell'hotspot, poi nel Poliambulatorio dell'isola e, avendo riportato un trauma cranico con ferita lacero-contusa, è stato trasferito all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, ma non è in pericolo di vita. Gli altri hanno riportato ferite o contusioni alla testa e sono stati medicati dai sanitari della Croce Rossa nell'infermeria dell'hotspot.

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