"Meglio carta penna e clava". Bufera sul voto 5S su Salvini su Rousseau

La base grillina in rivolta per le procedure di voto su Rousseau: quesito poco chiaro, difficoltà sull'accesso. M5s è in tilt

"Meglio carta penna e clava". Bufera sul voto 5S su Salvini su Rousseau

Alta tensione nel Movimento Cinque Stelle per il voto su Salvini e il caso Diciotti. La giornata è stata scandita da problemi tecnici e da continui rinvii sull'orario di chiusura delle operazioni di voto. Prima era stato annunciato lo stop alle 19:00, poi alle 20:00 e infine alle 21:30. In tanti tra gli utenti iscritti al Movimento non sono riusciti a votare nel pomeriggio. E così è imemdiatamente montata la rabbia. I militanti sui social hanno dato sfogo al loro nervosismo attaccando i piani alti del Movimento e soprattutto lo staff che ha organizzato le operazioni di voto su Rousseau. Uno dei militanti scrive: "Non riesco, come c..o devo fare?".

E ancora: "La prossima volta gazebo, carta e penna e già che ci siamo pure la clava - ironizza 'noxmaux' - una mattinata per votare e non ci sono riuscito. Rinuncio". Addirittura c'è chi mette sul campo anche ipotesi di complotto: "Non volete che voti? Me ne farò una ragione". C'è poi chi sui social, come ricorda l'Adnkronos, dà anche qualche consiglio tecnico: "Provate a disinstallare e reinstallare il vostro browser senza estensioni e a disattivare firewall e antivirus e riavviate il computer". Nella giornata di ieri qualche hacker ha minacciato lo staff M5s e così uno degli utenti afferma: "Ho il sospetto -scrive Ferdinando - che il sito sia stato hackerato. Dopo mezz'ora di tentativi sono entrato nel sito senza sms di conferma; cosa molto strana. Ancora più strano che votando ritornava più volte alla domanda iniziale invece di confermare il voto. Sono rientrato dopo un'ora e mi diceva hai già votato: senza conferma? Annullate la votazione e fatela rifare nei prossimi giorni - propone ignorando che la Giunta per le immunità si pronuncerà domani - Io comunque ho votato SI". C'è chi non crede però a queste ipotesi: "Sì ancora gli hacker di questa cippa! - risponde un altro attivista, Many - Bastava decidere di inviare email con posta certificata con voto e poi fare un riscontro! Bastava introdurre un metodo di riscontro del voto che rimanesse nella posta elettronica del votante! Invece tutto molto confuso e mal funzionante! Ma si sa, ci sono gli hacker...".

Ma c'è anche il sospetto di "troll" infiltrati per sabotare il voto. Infine c'è chi contesta la formula del quesito: "Avevo deciso di votare - Paolo - ma mi sono accorto di essere preso in giro! Perché fare la domanda al contrario come fanno generalmente nei referendum dove se voti sì è no e se voti no è sì? Non mi piace 'sta cosa neanche un po'.

Sa di truffa o meglio, se volete che Salvini venga processato, scrivetelo apertamente, probabilmente se verrà processato e magari assolto farete una sola figuraccia e non questa che evidentemente è stata architettata a dovere". Insomma anche questa volta il voto della "democrazia diretta" è finito nel caos...

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