Meloni punge. Il fastidio di Forza Italia

Acque agitate nel centrodestra. La leader di Fratelli d'Italia torna a pungere gli alleati

Meloni punge. Il fastidio di Forza Italia

Acque agitate nel centrodestra. La leader di Fratelli d'Italia torna a pungere gli alleati. «La domanda a cui, con tutta franchezza, non so rispondere oggi - si chiede la Meloni (nella foto) - è se per Lega e Forza Italia sia prioritario far vincere il centrodestra o mettere un freno a Fratelli d'Italia». Parole che si accompagnano a una critica ancor più feroce al mandato del governo Draghi. Secondo la leader di Fratelli d'Italia (unico partito a non aver accettato di entrare nella larga maggioranza di unità nazionale nata per sostenere il gabinetto guidato dall'ex presidente della Banca centrale europea) «Draghi non sta facendo bene su nulla». Le parole sulla compattezza della coalizione hanno provocato fastidio in Forza Italia. E che i nervi siano tesi lo dimostra anche lo sgarbo che si è consumato in Basilicata dove l'ex assessore alla Sanità Rocco Leone ha lasciato Forza Italia per passare con il partito della Meloni. E l'atmosfera pesante potrebbe rendere ancor più difficile il compito di individuare le candidature comuni per le prossime amministrative. E le difficoltà che incontrano i partiti della coalizione a parlare con una sola voce data almeno dal voto per il presidente della Repubblica con la scelta di avanzare proposte e candidature differenti.

Anche sulla leadership resta il gelo tra gli alleati. La Meloni, infatti, non ha visto di buon occhio quanto accaduto in occasione della cerimonia di sabato scorso per festeggiare l'unione tra Berlusconi e la fidanzata Marta Fascina. «Non ci sono rimasta male di non essere stata invitata - ha detto la leader di FdI -. Sapevo che era un evento riservato ai familiari ed evidentemente Salvini fa parte degli affetti più stretti.

Avrei considerato strano essere invitata, i nostri sono rapporti politici. Magari ci è rimasto male qualcuno di Forza Italia. La frase pronunciata da Berlusconi su Salvini mi ha incuriosito ma penso che i leader non si decidono a tavolino, li decidono gli italiani».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica