Meloni si sente in sella e lancia il suo piano. "Via a riforme epocali"

La premier ragiona al progetto di legislatura. In India con Tajani per la "via del cotone"

Meloni si sente in sella e lancia il suo piano. "Via a riforme epocali"

Salda. Inchiodata a Palazzo Chigi, al sicuro nonostante i problemi sul Pnrr e le polemiche sui migranti, stabile al di là qualche frizione nella maggioranza sull'Ucraina e i balneari. Giorgia Meloni si sente talmente in sella da lanciare addirittura un piano di legislatura. «Questo governo ha un programma ambizioso, realizzare quelle riforme che l'Italia aspetta da decenni». Economia, giustizia, tasse, lavoro. «Bisogna - spiega - liberare le migliori energie di questa nazione e creare i presupposti per uno sviluppo duraturo e stabile».

Altro che basso profilo. Del resto le cose per la premier stanno andando abbastanza bene. All'interno, con il Pd che si butta a sinistra, le tre diverse anime della coalizione che ogni tanto emergono sono tenute sotto controllo. Il rapporto con il Quirinale, malgrado i rilievi del presidente sul decreto Milleproroghe, sono buoni. E all'estero stanno pesando i consigli e i buoni uffici di Super Mario al momento dello scambio di consegne. La linea europeista e atlantista di appoggio a Kiev, che non era data per scontata, piace a Bruxelles e a Washington. E in Germania i giornali sono impazziti per la draghiana Giorgia.

E domani partirà per Nuova Delhi. Dopo l'attività diplomatica nel Mediterraneo delle scorse settimane, legata al gas e all'urgenza di trovare fonti di energia non russe, adesso l'attenzione italiana si sposta verso l'Asia. Manca poco alla scadenza del memorandum per la Via della seta, firmato da Conte a Pechino, e forse, chissà, si passerà alla Via del cotone. Invitata in India da Modi, il presidente del Consiglio sarà l'ospite d'onore al Raisina Dialogue, la conferenza regionale sulla sicurezza. Le posizioni sul conflitto in Ucraina sono molto differenti, però, dice l'ambasciatore a Roma Anil Wadhwa, «la premier italiana sarà ascoltata con molta attenzione».

A Delhi sarà Meloni accompagnata da Antonio Tajani e firmerà un trattato che rafforza la collaborazione bilaterale sulla difesa. L'Italia punta ad ottenere nuove commesse, dopo la revoca del blocco deciso dopo i casi Agusta Westland e Leonardo. Elicotteri, sottomarini, cannoni per navi. I tempi dei maro' chiusi in ambasciata sono lontani. Al ritorno tappa negli Emirati e possibile incontro con Mohammed bin Zayed. Prossimamente pure Netanyahu.

Insomma, c'è un'onda favorevole da cavalcare. «Il sistema Italia ha dimostrato di essere solido, di saper reagire meglio di altri e di non temere concorrenti. Dobbiamo soltanto riscoprire la fiducia in noi stessi e lavorare per restituire a questo Paese la grandezza che merita», dice in un saluto video all'assemblea della cosmetica. E se la strada passa per profonde riforme del sistema, la Meloni è «consapevole che non possiamo vincere da soli ma che dobbiamo contare sulla forza delle nostre imprese e dei lavoratori». Made in Italy ed eccellenze di settore. «Più di 33 miliardi di volume d'affari, 400 mila addetti, il 55 per cento del mercato mondiale del make-up.

I vostri numeri sono da record, siete uno dei comparti trainanti del nostro saper fare». Marchi, qualità, tradizione. «Ora tocca a noi sostenervi presso la Ue con norme che aiutino le aziende e non le ostacolino, dagli incentivi alla sospensione della plastic tax».

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