Governo promosso sull'occupazione. È un sabato segnato da numeri a tinte rosa quello dell'esecutivo. La lieta novella arriva da una analisi del centro studi della Cgia di Mestre che mostra come quasi 900mila lavoratori sono andati a ingrossare le fila degli occupati da quando Giorgia Meloni è entrata in carica: di questi 672mila sono lavoratori dipendenti e 175mila gli autonomi. Il Secolo d'Italia fa giustamente notare che è come se la popolazione di una città come Torino avesse trovato lavoro. Una accelerazione a cui hanno contribuito le politiche dell'esecutivo che ha incentivato le imprese ad abbandonare i contratti a termine a favore di quelli a tempo indeterminato, ha incentivato l'assunzione dei giovani così come dei percettori del reddito di cittadinanza.
«Sono numeri che ci spingono a continuare a lavorare con determinazione per creare ulteriori opportunità e garantire stabilità e crescita economica a tutta la nostra Nazione - scrive la premier Meloni sui social -. L'Italia è sulla strada giusta, ma non ci fermiamo: c'è ancora molto da fare. Avanti». Anche il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Augusta Montaruli brinda alle cifre. «Dignità e sicurezza. È grazie a questo approccio che il governo di Giorgia Meloni può portare i numeri sull'occupazione che stanno facendo invertire la rotta, sbagliata, assunta negli anni dei governi precedenti». Festeggia anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami: «Questi risultati sono frutto di una visione strategica che combina incentivi all'occupazione, investimenti mirati e un'attenta valorizzazione delle risorse del Pnrr. Il nostro impegno non si ferma qui: continueremo a lavorare per rendere il mercato del lavoro italiano sempre più inclusivo, stabile e competitivo». Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, mette in risalto il differente modo di agire dell'esecutivo e dell'opposizione. «I fatti contro le parole. Al record di manifestazioni di piazza della sinistra per protestare contro le politiche sul lavoro del centrodestra, il governo risponde con il record dell'occupazione. Un successo. I dati diffusi dall'ufficio studi della Cgia, sui due anni di esecutivo Meloni sono chiari e non possono prestarsi ad interpretazioni. E mentre il segretario della Cgil Landini incita alla rivolta sociale, noi stiamo invece realizzando la rivoluzione pacifica di questo Paese».
Nel giorno della certificazione da parte della Cgia del successo delle politiche occupazionali del governo, c'è un altro provvedimento che potrebbe avere un impatto positivo sul Sistema Italia. Giancarlo Giorgetti ha infatti emanato il decreto attuativo per velocizzare i pagamenti per il Pnrr. La misura «mira a rendere più rapidi e snelli i processi di pagamento», sottolinea il ministero di via XX Settembre. Per garantire ai soggetti attuatori la liquidità per la realizzazione degli interventi, «le amministrazioni provvedono al trasferimento delle risorse finanziarie, fino alla soglia del 90% del costo dell'intervento a carico del Pnrr, entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta di trasferimento da parte del soggetto attuatore», spiega il Mef. Questo consente di procedere in «modo più rapido» con i trasferimenti, «riducendo i tempi di attesa dei pagamenti nelle fasi iniziali e intermedie».
Gli ultimi dati del governo indicano un ammontare di spesa dei fondi Pnrr di 59 miliardi di euro, con un incremento di circa 17 miliardi nel corso dei primi 10 mesi dell'anno. E a fine anno l'incremento dovrebbe risultare di 22 miliardi portando la spesa complessiva a quota 64 miliardi. Un altro dato che non passa inosservato a Palazzo Chigi.
«Nel corso del 2024» commenta Giorgia Meloni «sono stati raggiunti significativi risultati che hanno confermato il primato europeo dell'Italia nell'attuazione del Piano, per numero di obiettivi conseguiti, risorse complessive ricevute e richieste di pagamento approvate».
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