Non solo tasse. Tra gli spettri che disturbano il sonno degli italiani c'è, senza dubbio, la burocrazia, male endemico del Bel Paese. Così, nella sua «pillola quotidiana» dedicata al programma della coalizione di centrodestra, quella che «dovrebbe levare di torno i signori della sinistra», ieri Silvio Berlusconi ha toccato proprio il tema delle lungaggini richieste per ottenere dalla pubblica amministrazione permessi e autorizzazioni. Praticamente una tagliola che attende al varco e intrappola chiunque nel nostro Paese voglia cimentarsi in un'attività commerciale, o anche solo limitarsi a fare lavori - o a tirar su da zero - casa propria. Così, ecco che il leader di Fi scommette sulla semplificazione non solo per facilitare la vita ai cittadini, ma anche per rilanciare l'occupazione, per esempio nel settore dell'edilizia. «Oggi parliamo della burocrazia che ci soffoca», esordisce Berlusconi nel video postato ieri mattina sui suoi social, andando poi dritto al punto, senza troppi giri di parole.
«Per costruire una casa o per ristrutturarla, per aprire un'attività, un negozio o un ristorante spiega Berlusconi - oggi sono richieste un'infinità di pratiche e di autorizzazioni che durano una infinità di tempo». Una realtà ben nota a chiunque, dopo aver comprato un terreno o in seguito alla fatale decisione di intervenire sulla propria casa per migliorarla, si vede costretto a scontrarsi inevitabilmente con i tempi biblici di attesa, pegno da pagare una volta presentate al comune le pratiche edilizie, tra Scia, Cila e permesso a costruire. Così come è ben lungo, nonostante i passi avanti fatti rispetto al passato, pure l'elenco dei permessi richiesti a chiunque in Italia voglia avviare una attività commerciale, tra richieste al Suap del comune, eventuale licenza di vendita se la superficie è sopra i limiti minimi previsti, autorizzazioni di Camera di commercio e Asl.
Sembra il lato oscuro del made in Italy, qualcosa di endemico, appunto, e dunque inevitabile, al quale non resta che rassegnarsi. Eppure, prosegue il leader azzurro, un'altra strada è possibile. Perché «con noi insiste il Cavaliere - invece basterà rispettare le leggi e fare una comunicazione per lettera raccomandata al Comune di pertinenza. I lavori potranno partire subito e i controlli si faranno ex post, a posteriori». Una bella mano per accelerare i tempi e risparmiare anche un po' di salute. Ovviamente restando in regola perché, ricorda Berlusconi, per «chi ha infranto le leggi», al momento della verifica, arriverà ovviamente una multa.
Ma non è tutto, perché c'è anche un altro lato della medaglia, che secondo il leader di Forza Italia sarebbe altrettanto positivo del vantaggio per i diretti interessati: i riflessi dello snellimento della burocrazia per costruire o ristrutturare casa sull'occupazione. Con numeri tutt'altro che trascurabili.
«Con questa semplice riforma si creeranno solo nell'edilizia 800mila posti di lavoro in più», stima Berlusconi, invitando alle urne e ovviamente per votare Forza Italia - chiunque sia «d'accordo» con la pillola antiburocratica e voglia «vivere in uno Stato nel quale il cittadino può fare tutto quello che non è esplicitamente vietato dalle leggi».
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