Mercati e Ue prevedono patti di larghe intese

RomaI mercati sono cinici. E all'indomani del risultato delle Regionali, hanno iniziato a comprare titoli tedeschi. In primo luogo, perché la partita greca non è ancora chiusa: entro venerdì Atene deve versare 300 milioni al Fondo monetario; e non è sicuro che lo faccia. Eppoi, perché qualora si dovesse aprire anche una partita italiana (Padoan sta studiando l'effetto contagio: «Anche se nessuno sa come gestire un'eventuale Grexit ») forse è bene dare subito un messaggio verso quale direzione dovrebbe andare Renzi.

È chiaro che lo sgambetto della sinistra del Pd alle Regionali avrà come conseguenza quella di non garantire al governo la necessaria spinta propulsiva per attuare le riforme promesse a Bruxelles. Così, se l'Italia dovesse essere investita dall'onda greca, Chigi farebbe bene a capire che per affrontare gli inevitabili morosi finanziari che arriveranno deve puntellare la maggioranza offrendo aperture al centro e non a sinistra.

In virtù di questo ragionamento ieri si sono mossi i mercati. Alleggerendo le posizioni sull'Italia: lo spread è salito a 143 punti base. E dando già per scontato che al Senato la minoranza Pd farà mancare i voti necessari per le riforme; e ipotizzando che il soccorso arriverà dalle truppe di Forza Italia.

Solo in questo modo - ragionano sul mercato - il sistema dei partiti riuscirà a disinnescare il successo grillino: in funzione della circostanza che le elezioni anticipate non le vuole nessuno. Non le vuole Forza Italia e tantomeno il Pd, viste le performance delle Amministrative.

Così, non resta che rispolverare lo schema che aveva portato al Patto del Nazareno. Solo con quell'assetto politico l'Italia riuscirà a sostenere un eventuale contagio della crisi greca. E confermare gli obbiettivi di riforme strutturali per i quali il governo s'è impegnato, e che Mario Draghi continua a stimolare, visti i pochi risultati raggiunti.

Matteo Renzi è convinto di riuscire a scongiurare un'ipotesi del genere, confidando nel sostegno francese. Un sostegno, però, che il premier rischia di pagare a caro prezzo: magari cedendo a Parigi qualche gioiello pregiato di famiglia.

La nostra intelligence, però, se n'è accorta. E l'operazione potrebbe saltare. In alternativa, non resta che un Renzi-bis: forte al punto da sostenere il contagio greco. Entro venerdì i mercati aspettano di capire le mosse del premier.

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