In migliaia ai funerali: "Addio cucciolino Mattia"

L'ultimo saluto al bambino di 8 anni strappato dall'acqua alle braccia della mamma

In migliaia ai funerali: "Addio cucciolino Mattia"

Sulla piccola bara bianca, coperta di fiori bianchi, c'è la sua foto, sereno, con lo sfondo delle colline della zona dove viveva in una giornata di sole. Non come quella carica di pioggia che lo ha strappato alla sua famiglia. Al padre Tiziano e alla madre Silvia, che hanno sperato fino all'ultimo in un miracolo e che invece, impietriti da dolore, hanno dovuto accompagnare nell'ultimo viaggio il loro Mattia, 8 anni, la più giovane delle dodici vittime finora accertate dell'alluvione nelle Marche del 15 settembre.

L'arrivo del feretro nella chiesa di Santa Maria Assunta di Barbara, in provincia di Ancona, dove ieri si è celebrato il funerale di Mattia, è stato accolto da un silenzio irreale, tra le lacrime discrete dei presenti e un dolore profondo ma composto. La chiesa era talmente gremita che in molti sono stati costretti a trovare posto all'esterno. I compagni di scuola del bambino, entrati in chiesa ognuno con una lunga rosa bianca in mano, al termine della funzione sul sagrato hanno liberato in aria palloncini bianchi a forma di cuore per ricordare l'amato amichetto. Struggente il ricordo della maestra: «Manchi cucciolino, come ti chiamavo io. Sarai nei nostri cuori e in quelli di chi ha avuto la fortuna di conoscerti. Il tuo sorriso valeva più di mille parole, ci hai fatto scoprire un mondo fatto di emozioni e silenzi, questo mondo ci è piaciuto e ci ha fatto conoscere la tua anima pura e innocente. Eri la mascotte della scuola, voluto bene da tutti. Ti piaceva correre e stare insieme ai compagni, andavi matto per i biscotti al cioccolato, una gioia stare con te. Faceva sentire bene, sentire la tua tenera manina».

Don Paolo Montesi ha ringraziato per la vita di Mattia, che «è qui in mezzo a noi. «Non avremmo voluto essere qui e vivere questi drammi che fanno parte dell'esistenza dell'uomo», ha detto il sacerdote, ricordando come esempio di vita i momenti felici di Mattia, sempre sereno e sorridente in paese mentre il papà lo portava in lambretta o quando guardava con stupore le candele accese in chiesa.

Anche il sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini, lo ha voluto ricordare. «Mattia è il tuo ultimo scherzetto, ti sei nascosto da babbo, mamma da tutti, dal paese.

Impossibile trovare le parole, questo è il giorno del silenzio e del raccoglimento, della preghiera. Questo è solo un arrivederci, prima o poi ti rincontreremo, ci farai tana», ha detto il primo cittadino con la voce rotta dal pianto.

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