Migrante si vendica a coltellate

In 48 ore picchia un anziano e ferisce chi lo aveva difeso

Migrante si vendica a coltellate

Lodi Un egiziano a Sant'Angelo Lodigiano in 48 ore ha prima preso a pugni e bastonato un anziano e, poi, lasciato libero di circolare dopo esser stato solo identificato, ha accoltellato chi aveva difeso il nonno: un italiano 27enne, a cui ha perforato un polmone, mandandolo dritto in prognosi riservata, dopo una complicata operazione chirurgica.

Ieri mattina, il giudice del tribunale di Lodi Francesca Lisciandra ha convalidato per direttissima l'arresto di Moustafa Moustafa Saad, stabilendo che è socialmente pericoloso e che c'è il rischio di reiterazione del reato. Il giudice ha anche preso atto che l'uomo ha più volte utilizzato «alias», cioè nomi finti come Hussein, oltre a suoi precedenti. Abbastanza per andare in carcere.

Fino all'ultimo, comunque, il migrante non ha perso occasione di mostrare tutta la sua rabbia. Già in manette, portato fuori dal tribunale e poi nell'auto dei carabinieri, seduto sul sedile, alle domande di una giornalista che gli diceva «è l'anziano? Non ti dispiace per l'anziano?» ha replicato urlando, digrignando i denti.

Una rabbia incontenibile. Mentre Andrea Grossi, 67 anni e 35 passati da volontario in Croce Bianca, sabato scorso ha dichiarato, tranquillamente: «Non lo odio. Non ci penso neanche. Se lo incontrassi per strada, piuttosto, gli chiederei perché lo ha fatto, perché si è accanito tanto contro di me, debole pensionato».

Sui fatti, ieri, è intervenuto anche l'onorevole Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda. Tuonando: «Adesso basta, i cittadini lombardi, che regalano ogni anno 54 miliardi di tasse a questo Stato, chiedono e meritano sicurezza. Basta, adesso serve un giro di vite». Poi l'appello al governo: «Alfano rinforzi la presenza di agenti e di militari in Lombardia e faccia scattare un'operazione di controlli a setaccio per individuare gli immigrati clandestini che non hanno diritto a restare qui e che vanno espulsi subito, senza se e senza ma, mentre chi tra di loro delinque va sbattuto in galera».

Mentre Roberto Calderoli si è chiesto, «ma che giustizia è questa dove dei criminali massacrano di calci, pugni e bastonate un pensionato vengono lasciati a piedi libero, liberi di colpire ancora?».

Intanto resta in ospedale, Alessandro Biancardi, il ventisettenne che ha preso la coltellata. Dolorante dopo la delicata operazione al polmone, è riuscito solo a dire: «Avevo il terrore che accadesse e, infatti, la sera dei fatti ho portato con me, a far fare un giro al mio cagnolino, anche un amico.

L'egiziano mi è comparso davanti e ha quasi subito tirato fuori il coltello. Di fronte a tutto quello che si sente, non so che pensare ma spero nei giudici. Perché dopo questa convalida dell'arresto arrivi anche giustizia piena».

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