Migranti, accusa choc di Ada Colau: "Salvini li condanna a morte"

Il sindaco di Barcellona, Ada Colau, attacca il ministro dell'Interno. E Salvini replica sui social: "Che dite, devo essere preoccupato o felice?"

Migranti, accusa choc di Ada Colau: "Salvini li condanna a morte"

Salvini “complice” delle morti in mare. Salvini che “condanna a morte” i migranti. Salvini che crea il “caos” e il "disordine". Che tra la Spagna e il ministro dell’Interno non corra buon sangue non è ormai un mistero. Ma forse stavolta Ada Colau affonda un colpo basso.

La causa di tutto è (ovviamente) la politica sull’immigrazione che oppone il leghista al governo di Madrid e al sindaco di Barcellona. La Colau si era proposta per accogliere i migranti sulla Aquarius che il leghista non intendeva far sbarcare in Italia. Alla fine quegli oltre 600 immigrati finirono a Valencia, ma è nota la posizione pro-immigrazione dell’esponente di Podemos. Tanto che oggi torna alla carica in una intervista a SkyTg24, dove accusa il capo del Viminale di ogni nefandezza.

ll ministro Salvini va contro la legge - dice la Colau - Perché sta cercando il caos, il disordine e mette in dubbio le fondamenta legali dell’Europa. Noi abbiamo degli obblighi internazionali. Questa politica di respingere le persone li condanna alla morte, vuol dire quello. Non dare soccorso a una persona che sta per morire vuol dire essere complice di quella morte. Per questo dico che va contro la legge. E se l’Europa decidesse di accettare e formalizzare le politiche che propone Salvini sarebbe il caos. Sarebbe la fine dell’Europa

Subito dopo, su Facebook, è arrivata la risposta del segretario del Carroccio:

’Io rappresento il caos, il disordine, la distruzione dell’Europa e della democrazia. L’Italia non è Salvini’ Così parlò il sindaco (di sinistra) di Barcellona. Che dite, devo essere preoccupato o felice?”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica