"Ecco perché ci sono le ong". Continua il veleno della sinistra sui migranti

Proseguono gli attacchi del mondo della sinistra, che non accetta la posizione del ministro Piantedosi. La Piccolotti a In Onda: "Le ong ci sono perché manca lo Stato"

"Ecco perché ci sono le ong". Continua il veleno della sinistra sui migranti

Continua la sollevazione di sinistra contro il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e la sua decisione di far valere i decreti sicurezza e tutelare le coste italiane. Dopo l'attacco diretto dell'ex parroco di Lampedusa Carmelo La Magra, arrivato a fare affermazioni pesanti del tipo: "Un giorno solo in più in mare senza un porto sicuro è criminale" e "Invito l'Esecutivo, se ha veramente a cuore la dignità dell'Italia, a non coinvolgere la nostra nazione in accordi con Governi discutibili, come quello libico", la palla passa a Elisabetta Piccolotti di Sinistra italiana, che non si risparmia nei confronti del governo e del nostro Paese.

Ospite a In Onda, trasmissione su La7, la Piccolotti interviene sul caso che in questi giorni sta agitando i talebani dell'accoglienza. Nel Mediterraneo ci sono tre navi ong, con a bordo circa 800 migranti. Il ministro Piantedosi ha messo una stretta sugli accessi alle coste italiane, e non assegnerà alcun porto a quelle navi che non battono bandiera italiana. Un bel problema per la maggior parte delle ong in giro per il mar Mediterraneo.

La furia dei pro-accoglienza è palese. In questi giorni se ne sono sentite di tutte. Ci sono stati attacchi anche contro l'Italia, accusata di non essere abbastanza accogliente quando invece ha fatto così tanto in termini di solidarietà.

Elisabetta Piccolotti, però, porta in trasmissione lo stesso ritornello. "Se si ammette e si prende atto da parte del governo che in Libia ci sono torture e violazioni dei diritti umani e che queste accadono nei campi che sono frutto di un memorandum tra l'Italia e la Libia, io penso che sia bene dismettere innanzi tutto il memorandum. Noi di Sinistra Italiana da sempre sosteniamo le navi di chi fa salvataggio in mare" attacca la rappresentante di Sinistra italiana, che poi passa a difendere l'operato delle ong: "C'è stato un periodo buio nella vita di questo Paese in cui si è tentato di criminalizzare coloro che facevano salvataggi. C'è stata una vera e propria persecuzione contro le ong che agivano in mare e più volte i nostri parlamentari sono saliti a bordo per mostrare loro solidarietà".

Proprio parlando di organizzazioni non governative, la Piccolotti fa un'affermazione clamorosa: "Però noi non siamo contenti che debbano esserci le ong a gestire i salvataggi, perché questa è un'azione

che si fa in assenza di un'azione dello Stato. Noi vogliamo che i salvataggi vengano effettuati dalla Marina". Ecco il programma dei pro-accoglienza: sostituire le navi ong con la Marina italiana.

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