Usa una delle celebri frasi del suo avversario ("la pacchia è finita") per ritorcergliela contro. Enrico Rossi, governatore della Toscana, si scaglia contro il ministro dell'Interno e leader della Lega. Il motivo del contendere è il tema dell'accoglienza ai migranti. Leggi l'articolo su L'Arno.it.
"Caro Salvini -scrive Rossi su Facebook - ora la pacchia è finita per te. Hai messo all’indice le associazioni e le cooperative che hanno fatto accoglienza in Toscana e hai tagliato i finanziamenti. Ora, giustamente, queste si rifiutano di partecipare ai bandi della prefettura, perché, sostiene la Caritas, 'non sono albergatori', e con i nuovi capitolati, che tu Salvini hai voluto, non si può fare formazione né insegnare l’italiano ai migranti; in una parola, non si può fare integrazione".
Rossi snocciola anche un po' di numeri che si riferiscono alla sua Regione: "Su una richiesta di copertura di 1500 posti si è arrivati a una disponibilità di soli 300. Il rischio è che dal 1° luglio, scadenza dei vecchi bandi, 1200 persone siano in mezzo alla strada".
Sono già andate deserte diverse gare dopo il taglio dei fondi, da 35 a 21 euro, stabilito dal decreto Salvini per limitare l’accoglienza ai servizi essenziali. La risposta delle cooperative, così come della Caritas, è stata univoca: "Non siamo bed and breakfast o albergatori". Il ministro dell'Interno ha risposto polemizzando: "Accogliete solo per fare quattrini?".
Rossi alza lo scontro. "Sai che ti dico caro Salvini: portateli (i migranti, ndr) a casa tua.
Oppure assumi le tue responsabilità e tratta le persone,come devono essere trattate, con rispetto per i loro diritti e la loro dignità; siano essi migranti o lavoratori e volontari impegnati nelle associazioni e nelle cooperative".
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