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Migranti naufragano in Turchia. Boldrini: "Corridoio umanitario"

Nuova tragedia al largo della Turchi: morti sei bimbi afgani su un barcone. La Boldrini in pressing sulla Ue: "Serve un corridoio umanitario"

Migranti naufragano in Turchia. Boldrini: "Corridoio umanitario"

Una nuova tragedia scuote l'Unione europea. Il corpo di una bambina di 5 anni è emerso dalle aque del mar Egeo, nella provincia di Smirne. La piccola, identificata come Sajida Ali, sarebbe tra le vittime del naufragio avvenuto oggi al largo di Cesme. E subito Laura Boldrini, nel corso dell’incontro con gli europarlamentari italiani avuto in Parlamento europeo, chiede all'Europa di "assumersi le proprie responsabilità" ripartendo tra i Paesi membri gli immigrati in arrivo e creando corridoi umanitari. "Adesso che è inverno - spiega la presidente della Camera - se non realizzeremo un corridoio umanitario funzionante noi conteremo i morti. E chi ne sarà responsabile?".

La scorsa notte sei bambini, tra cui un neonato, sono annegati nel naufragio di un barcone al largo di Cesme, sulla costa egea della Turchia. L'imbarcazione si sarebbe rovesciata al largo di Smirne mentre cercava di raggiungere la Grecia con un imprecisato numero di persone a bordo. Degli immigrati a bordo otto sono stati salvati dalla Guardia costiera turca che ha anche recuperato i corpi dei sei bambini. Secondo l’agenzia Anadolu, a bordo dell’imbarcazione erano tutti afgani in fuga dal proprio Paese. E, mentre gli immigrati continuano a partire alla volta dell'Unione europea e continuano a morire nel Mare Mediterraneo, l'Unione europea fatica a trovare un accordo per risolvere l'emergenza immigrazione. La Commissione europea presenterà il prossimo 15 dicembre la proposta di un meccanismo per l’accoglienza volontaria di richiedenti asilo siriani ora in Turchia. Per il momento non sono stati indicati numeri per l’accoglienza, ma secondo indiscrezioni di stampa la proposta potrebbe ammontare a 50mila persone. Lo schema che sarà proposto martedì prossimo non ha nulla a che vedere con la redistribuzione di richiedenti asilo da Italia e Grecia.

In vista di nuovi incontri, la Boldrini è tonata a chiedere ai vertici di Bruxelles di istituire un "corridoio umanitario" che aiuti l'arrivo degli immigrati nel Vecchio Continente. "Pensare di lasciare al freddo, alla pioggia, persone in marcia - spiega - non è qualcosa degno dell’Europa". Il presidente della Camera accusa apertamente l’Europa di non aver voluto vedere l'emergenza. Col risultato di aver stato lasciato soli gli immigrati.

"Prima di quest’anno - ha lamentato la Boldrini - quello dei flussi di migranti era un problema italiano, maltese o greco". Adesso, ha concluso la presidente della Camera, "se accettassimo il principio del burden sharing non avremmo una crisi di rifugiati".

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