Proposta Lorenzin: asse azzurri-dem su Marchini

Il ministro Ncd: alleanza anti M5s. E Tronca costituisce il Comune parte civile per Mafia Capitale

Il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini
Il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini

Sembra ormai chiaro che Alfio Marchini sarà uno dei pretendenti alla poltrona di sindaco di Roma. Resta da capire per conto di chi. Visto che gli ultimi sondaggi danno in forte crescita il M5S, sarà difficile per destra e sinistra riuscire a vincere la partita. Ed ecco allora l'ultima idea. La avanza il ministro della Salute Beatrice Lorenzin (Ncd). Se Marchini non si «spiaggerà sul centrodestra», dice, potrebbe essere l'uomo giusto per un fronte unico. Un fronte che unisce centrodestra e centrosinistra. Il nome della Lorenzin era uscito nei giorni scorsi come possibile candidato del centrosinistra. E questo suo endorsement su Marchini ha il sapore di un passo indietro che la diretta interessata spiega così: «Non mi candido, voglio finire il mio lavoro come ministro e poi c'è un altro motivo - aggiunge - che pesa 12 chili: i miei due gemelli». L'idea Marchini come «quadratura del cerchio» è un modo per arginare l'onda dell'antipolitica sostenuta dai grillini. Che la Lorenzin spera di fermare combattendo con le stesse armi. «Non faccio l'inno al civismo - spiega - ma ora bisogna andare oltre i partiti. Roma ha bisogno di un contenitore dove stanno insieme colori politici anche diversi». Altrimenti «si rischia di consegnare la città ai grillini». Marchini, però, non piace a tutti. Nonostante la stima di Berlusconi, che dell'imprenditore ha apprezzato l'impegno profuso nell'opposizione alla giunta Marino, il «candidato» della Lorenzin non trova molti consensi a destra. «Prima di puntare su un civico come Marchini - ribatte Francesco Storace (la Destra) - che certo non è rappresentativo del mondo di destra, abbiamo il dovere di provarci». Gli fa eco Giorgia Meloni (Fdi) che, scartata l'ipotesi Marchini, punterebbe più che altro su programmi condivisi ed eventualmente su primarie del centrodestra. A sinistra c'è chi è più possibilista sull'idea avanzata dalla Lorenzin. A iniziare da Patrizia Prestipino, tra i nomi di spicco del Pd romano. «Se si supera l'alleanza con Sel - spiega - e si sposta l'asse più al centro, Marchini potrebbe essere il candidato ideale». Più che al candidato, però, la Prestipino pensa al modo stesso di guardare il «caso Roma». La città è allo sbando, dice, e il Pd è al minimo con 3mila iscritti. Per Prestipino anche «lo spettro di Marino che si ricandida non fa che frammentare ancor di più l'elettorato tra chi è con Marino e contro Renzi e viceversa».

La nuova vita della Capitale commissariata è stata animata dall'incontro (un'ora circa) tra Francesco Paolo Tronca e il premier Renzi e dalla nomina dei sei sub-commissari che affiancheranno lo stesso Tronca: si tratta di Ugo Taucer (attuale capo di gabinetto della Prefettura di Milano), Iolanda Rolli, Livio Panini D'Alba (già viceprefetto con incarico speciale presso la Prefettura di Milano per l'Expo), Clara Vaccaro, Giuseppe Castaldo e Pasqualino Castaldi.

Oggi, poi, il commissario vedrà i direttori dei 15 municipi per confrontarsi sulle urgenze amministrative della città. C'è attesa poi per il cosiddetto «dream team» renziano per il Giubileo che dovrebbe nascere domani. E oggi inizia il processo Mafia Capitale con il comune di Roma parte civile dopo la costituzione dello stesso Tronca.

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