Missione automobile. Il governo in campo con Salvini a Strasburgo

Matteo Salvini ingrana la marcia e parte. Di quinta. E no, non con un'auto elettrica. Ovviamente. Per il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti solo auto tradizionali. Col motore a combustione per intenderci. Come quello dell'auto che lo porterà oggi pomeriggio prima all'aeroporto di Milano e poi a Strasburgo. In agenda una riunione tecnica per contrastare le politiche «folli» dell'Unione europea contro l'automotive. Un incontro promosso dal titolare dei Trasporti della Repubblica Ceca, Martin Kupka alla quale parteciperà anche l'Italia. Convintamente. Ma non solo, al tavolo ci saranno i ministri di altri paesi dell'Unione, l'elenco è lungo: Germania, Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia. Tutti Paesi contrariati dallo stop alle auto diesel e benzina imposto (e per ora sospeso) dal 2035. Dopo un fine settimana d'amore passato a pescare tra le rive del Lago di Como, nel lecchese, Matteo Salvini è pronto per l'ennesima battaglia. Determinato a vincerla. Bloccare definitivamente la proposta di stop alla produzione di motori termici dal 2035. Sì alla sostenibilità ambientale mettendo al centro anche la sostenibilità economica e sociale. Tutelare posti di lavoro e sostenere la filiera dell'automotive è e sarà fondamentale, per il futuro di Italia ed Europa» dice Salvini che trova il tempo per commentare il viaggio. E aggiunge: «Serve buonsenso. Lo stesso che si augurano le decine di imprenditori italiani in attesa di sapere come evolverà la situazione. Intanto tutto è sospeso dopo l'opposizione di Roma, Berlino, Varsavia e Sofia. Ma è importante che tutto venga rimandato a data da destinarsi o, magari, cestinato.

Ci si deve aspettare qualche sorpresa dal viaggio? «Assolutamente no! confidano dal suo staff, quello che anche in questa occasione sarà al suo fianco Oggi si farà solo il punto della situazione e si deciderà il da farsi».