A Luigi Di Maio saranno fischiate le orecchie. Nicola Morra, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, ha (ri)proposto l'idea visionaria e originaria di Gianroberto Casaleggio di un partito senza leader al comando.
Intervistato dall'Huffington Post, il presidente della commissione parlamentare antimafia, lancia un chiaro messaggio: "Dobbiamo ritornare all'intuizione di Gianroberto, secondo il quale la grande forza del Movimento è sempre stata quella di svilupparsi senza leader. Dobbiamo recuperare quel modello visionario". E ancora. "Dobbiamo partire dalla base della piramide, non dalla testa, per arrivare a uno schema che da verticale diventi orizzontale".
Dunque, il senatore M5s rilancia la partecipazione dal basso della base: "Se vogliamo alimentare con nuova linfa il Movimento dobbiamo fare in modo che partecipazione non cessi, come in parte sta accadendo, ma che riparta". Motivo per il quale Morra sostiene la necessità di ripensare il modello dalle fondamenta, "dal mondo dei meetup, che devono tornare a essere incubatori di idee, spazi di collaborazione tra persone che hanno esperienze e competenze diverse, dove dare spazio e incentivare analisi e soluzioni dei problemi locali e nazionali".
Insomma, un ritorno alle origini vero e proprio, difficilmente conciliabile, però, con un partito di governo (e alleato con il Pd) che ormai si è largamente parlamentarizzato e rinnegato, da anni, la sua natura originaria.
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