È morto a 86 anni Valentino Parlato, giornalista e scrittore nato il 7 febbraio 1931 a Tripoli, in Libia.
A darne notizia Ritanna Armeni, con un post pubblicato su facebook.
Parlato, che fu componente del comitato centrale del Partito comunista italiano (Pci), da cui fu poi radiato nel 1969, lavorò per l'Unità dopo il trasferimento a Roma e fu tra i fondatori del Manifesto, che poi diresse più volte.
"Ciao Vale", il titolo con cui oggi il quotidiano comunista lo ricorda sulla homepage del sito, con un pezzo firmato dal Comitato, in cui si legge: ha "fondato e difeso il Manifesto in tutta la sua lunga storia".
Sulla pagina Facebook una sobria conferma: "È morto Valentino Parlato, tra i fondatori del Manifesto, di cui è stato più volte direttore e presidente della cooperativa editrice".
"Lo avevo salutato pochi giorni fa ad un nostro convegno su Gramsci - aggiunge il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni -. Un grande giornalista, un compagno. Ci mancherà tantissimo. Un abbraccio ai suoi cari, al collettivo del Manifesto, a tutti i compagni e le compagne che gli hanno voluto bene".
Nella sua ultima intervista,
rilasciata proprio a ilGiornale, Parlato spiegò il perché del suo sostegno a Roma ai Cinque Stelle: "Il mio non era un voto, ma un vaffanculo", disse a Giampiero Timossi, "Ero indignato con il Pd, così per la prima volta ho tradito la sinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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