La scena che si sono trovati davanti i soccorritori è stata raccapricciante. Il cadavere di un giovane di circa 25 anni, con una profonda ferita che gli ha quasi reciso la testa dal collo. Il corpo del giovane altoatesino è stato trovato in una zona di alpeggio sopra Terento, in val Pusteria ieri mattina ed è giallo sulle cause della morte, probabilmente violenta.
Il sopralluogo effettuato dai carabinieri ed i primi elementi raccolti non sono stati per ora sufficienti per avere un quadro completo sull'accaduto e dalla procura mantengono il massimo riserbo. Quello che è certo è che il giovane è stato trovato dal soccorso alpino della guardia di finanza in una zona di alpeggio a circa 1.600 metri di quota nei pressi della malga Raffalt. L'auto del giovane si trovava parcheggiata lì vicino. La profonda ferita al collo e gli altri indizi raccolti indizi fanno pensare ad un omicidio, ma serviranno approfondimenti scientifici per avere certezze, con gli investigatori che definiscono il caso «complesso ed estremamente enigmatica».
Quanto è accaduto a Terento ha fatto pensare gli abitanti della zona a quanto successo più di vent'anni fa in Alto Adige. Era la sera del 27 novembre del 2001, quando un giovane meranese di 23 anni, Andreas Plack, morì dissanguato a causa di una profonda ferita alla gamba sinistra, che venne mutilata con una motosega. Il cadavere dell'uomo, un ex buttafuori che lavorava nei locali della zona, venne ritrovato soltanto il giorno dopo in un meleto di Marlengo, vicino a Merano. Dopo le indagini del caso venne fuori che il 23enne si era accordato con un cugino assicuratore, Christian Kleon. La vittima infatti si era assicurata con un paio di società arrivando ad avere coperture per circa un miliardo delle vecchie lire in caso di infortunio con invalidità permanente. Secondo la ricostruzione degli investigatori Plack doveva fingere una violenta aggressione per poi bloccare l'emorragia e chiamare in tempo i soccorsi ma la ferita risultò troppo grave e perse la vita invece di incassare il premio dell'assicurazione.
Per il momento a Terento non si scarta nessuna ipotesi. La strada per accedere a malga Raffalt è blindata e interdetta a turisti e curiosi.
Le indagini sono proseguite anche nel corso della notte anche grazie ad attrezzature per illuminare l'intera zona dove è stato ritrovato il cadavere che sono state richieste dalle forze dell'ordine. Ci vorrà tempo per chiarire quello che al momento sembra un vero e proprio giallo.
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