Mossa Trump: sconti alla Ue per allontanarla dalla Cina

Donald tratterà l'Europa come unico blocco ma ha apprezzato la cautela di Roma. La "colomba" Bessent sarà la sponda per Meloni

Mossa Trump: sconti alla Ue per allontanarla dalla Cina
00:00 00:00

Quando Giorgia Meloni entrerà oggi per la terza volta nello Studio Ovale della Casa Bianca, si troverà di fronte un presidente appartenente alla sua stessa famiglia politica, ma con un approccio all'Europa e all'asse Transatlantico diametralmente opposto a quello del suo predecessore. Se a far cadere l'iniziale diffidenza del progressista Joe Biden verso la (allora) nuova premier italiana era stato il fermo sostegno italiano all'Ucraina di fronte all'aggressione russa, stavolta Meloni dovrà fare ricorso ad altri argomenti, al di là della consuetudine personale con Donald Trump, per entrare in sintonia con un'Amministrazione che pure, sul fronte della Guerra dei dazi scatenata il 2 aprile, sembra essere passata da un approccio ideologico ad un atteggiamento più pragmatico. Per la premier è il terzo incontro col tycoon, dopo la vittoria elettorale del 5 novembre. La prima, a Mar-a-Lago, alla luce della complicata vicenda della giornalista Cecilia Sala in Iran. La seconda, per l'Inaugurazione del 20 gennaio. Meloni è «una leader e una persona fantastica», ha sempre affermato in questi mesi Trump, che nel prendere periodicamente di mira i vari Paesi che vantano surplus commerciali con gli Usa (la Germania è uno dei suoi bersagli preferiti), non ha mai puntato il dito contro l'Italia, che pure ha un surplus di 40 miliardi di euro, terzo nella Ue dopo Germania, appunto, e Irlanda.

La Casa Bianca, nell'annunciare la visita, l'ha inserita nel quadro dei negoziati che l'Amministrazione sta conducendo o intende avviare con i vari partner commerciali, nel corso di questi 90 giorni di sospensione dei dazi «reciproci» annunciati da Trump nel suo Liberation Day. Saranno accordi «su misura», aveva detto il segretario al Tesoro, Scott Bessent, subito dopo la tregua annunciata dal tycoon, sulla spinta delle perdite di trilioni di dollari che venivano registrate a Wall Street, e dopo i preoccupanti segnali lanciati dai mercati internazionali sui bond Usa. L'Unione europea verrà trattata come un «unico blocco», aveva successivamente chiarito il presidente. Certamente, la Casa Bianca ha apprezzato la cautela con la quale Meloni ha reagito ai «momenti De Gaulle e Churchill» di Emmanuel Macron e Keir Starmer, dopo il duro scontro tra Trump e Zelensky di fine febbraio. Così come l'Amministrazione Trump ha preso nota dell'atteggiamento col quale il governo Meloni ha risposto all'annuncio sui dazi del 2 aprile, invitando i partner europei a non farsi prendere dall'«isteria» e ad abbracciare la strada del dialogo.

La sponda per Meloni (e per l'Europa) la può fornire proprio il cambio di rotta imposto all'Amministrazione Usa dal segretario al Tesoro Bessent. È lui che, sconfiggendo l'approccio massimalista del consigliere commerciale Peter Navarro, ha convinto il tycoon ad annunciare la pausa di 90 giorni sui dazi, lasciando aperto unicamente il fronte con Pechino. Ed è sempre Bessent, secondo un retroscena del Wall Street Journal, l'ispiratore della nuova strategia di Washington: usare i negoziati con i vari partner commerciali, offrendo uno «sconto» sulle tariffe, per spingerli a limitare i propri rapporti commerciali con la Cina, con l'obiettivo ultimo di isolare l'economia del Dragone e spingere Xi Jinping a trattare con Washington.

Una strategia che potrebbe trovare il consenso dei grandi Paesi manifatturieri, come l'Italia, preoccupati della possibile invasione di merci a basso costo cinesi, conseguenza dei dazi draconiani imposti da Trump per l'accesso al mercato Usa. Non è ancora chiaro se anche in questo quadro l'Unione europea verrà considerata un «unico blocco», o se ci saranno accordi «su misura».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica