Leggendo la lettera pubblicata da un quotidiano locale, pervenuta dall'associazione "Oltre ponte tra i mondi" di Vicchio nel Mugello, sembra di capire che la cordialità e l'ospitalità nei confronti degli ex-richiedenti asilo sia venuta meno.
Eh già, perché fino a poco tempo fa (o meglio, finché il governo non ha imposto una stretta ai contributi erogati a chi accoglie profughi), le vallate mugellane si erano contraddistinte per quello che la sinistra sbandierava come modello di accoglienza vincete.
Oggi invece, come denuncia Oltre, per quegli stranieri usciti dal circuito dell'accoglienza poiché dotati di un lavoro regolare, di autosufficienza e della presenza di un garante, trovare casa sia diventato quasi impossibile.
Probabilmente per trovare una risposta è necessario tornare al gennaio dello scorso anno quando, l'amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo scrisse all'allora Ministro Minniti per fermare l'invio di nuovi richiedenti asilo cercando, a detta loro, di evitare: "una situazione che, protraendosi ancora, metterà in crisi l’equilibrio e la tenuta sociale", quello era forse un primo timido segnale di una crepa nel virtuoso sistema di accoglienza toscano.
"La casa è una necessità imprescindibile, come il lavoro, per vivere una vita dignitosa, e come il lavoro è un diritto per ogni essere umano! Negare questo diritto per via del colore della pelle e/o del Paese di provenienza è esclusione e razzismo!" - recita la lettera nel suo passaggio conclusivo.
Forse qualcuno individuerà il colpevole
nelle parole e azioni di Matteo Salvini, quando probabilmente la causa di questa diffidenza da parte di alcuni cittadini è da ricercare solamente in una convivenza forzata voluta da chi con l'immigrazione ha solamente speculato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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