"Rimane a parole la volontà da parte del governo di affrontare questo grande problema dei migranti. Se il governo lo farà lo vedremo nei prossimi giorni. Noi non indietreggiamo di un solo centimetro". Queste le dichiarazioni rilasciate da Nello Musumeci al termine del vertice sull'emergenza migranti tenutosi a Palazzo Chigi. Il presidente della Regione Sicilia non ha cambiato la propria posizione: gli hotspot e i centri di accoglienza vanno chiusi per essere adeguati alle norme anti-Coronavirus. E pare che dall'esecutivo ci sia la volontà di cominciare con Lampedusa già nei prossimi giorni. Luciana Lamorgese avrebbe garantito che a stretto giro potrebbero essere avviati i cantieri: "In Sicilia ne abbiamo 42, il 90% è fuori legge".
All'incontro hanno preso parte anche Giuseppe Conte, Totò Martello (sindaco di Lampedusa), il ministro dell'Interno, Roberto Gualtieri (ministro dell'Economia), Lorenzo Guerini (ministro della Difesa), Paola De Micheli (ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture), Luigi Di Maio (ministro degli Esteri) e Angelo Borrelli (capo della Protezione civile) in collegamento web. "Abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato", ha sintetizzato Musumeci. Effettivamente il popolo siciliano continua a essere vittima di un interminabile calvario: "La gente ha paura, ed è una paura che si accentua con il Covid".
"Intensifichiamo i rimpatri"
Anche dal presidente del Consiglio è arrivata la conferma diretta: "Tra giovedì e venerdì arriveranno 2 navi di grandi dimensioni e contiamo così di svuotare Lampedusa". I giallorossi si sono detti dunque pronti a rafforzare la sorveglianza sanitaria degli immigrati per garantire la massima sicurezza della popolazione: "Lampedusa, in particolare, merita misure economiche di favore, con specifico riguardo a sospensione di adempimenti e versamenti, anche arretrati. La sofferenza economica, e non solo, merita una risposta forte dello Stato".
In accordo con le autorità tunisine si punta a ottenere un effetto deterrente rispetto a eventuali nuove partenze. Conte è convinto che, vista la formazione del governo tunisino, vi sono le premesse per intensificare i rimpatri: "Confidiamo di rafforzare il programma dei rimpatri utilizzando anche sistemi più flessibili, inclusi trasporti marittimi". L'avvocato, dopo essersi detto consapevole delle difficoltà e delle relative soluzioni da adottare per far fronte alle necessità economiche, ha lanciato una frecciatina a Musumeci: "Il fenomeno è complesso da sempre e non bastano gli slogan per affrontarlo, ma sono necessarie iniziative a vari livelli e interventi ben sinergici e ben coordinati".
Conte ha poi colto l'occasione per sottolineare il livello di gestione europeo: "Abbiamo coinvolto la Commissione europea e i ministri Di Maio e Lamorgese sono stati in Tunisia con i Commissari europei Johansson e Várhelyi proprio per impostare soluzioni europee".
Infine è intervenuto anche il sindaco Martello che, rispondendo alle domande dei cronisti che gli chiedevano conto della probabilItà che già domani possa essere stilata la bozza di un decreto con tutte le decisioni riguardanti la Sicilia in tema di migranti, ha provato a ipotizzare: "Credo che domani ci saranno novità al Consiglio dei ministri che riguardano Lampedusa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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