«Dobbiamo velocizzare la nostra capacità di sequenziare il virus per difenderci dalle varianti». Questo l'obiettivo annunciato dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza nel presentare il Consorzio Italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione del virus Sars-CoV-2, per seguire l'evoluzione del coronavirus e monitorare la risposta immunitaria alla vaccinazione.
La variante che al momento desta la maggiore preoccupazione negli esperti è la «brasiliana» ma la situazione in generale viene definita «delicata» da Rezza. Per questo occorre monitorare non soltanto gli arrivi ma anche il territorio per capire se e quante varianti circolino in Italia. Il presidente Iss Silvio Brusaferro, evidenzia la necessità di fare rete in Europa, condividendo i dati scientifici anche a livello internazionale per avere un database comune che sia il più ricco ed aggiornato possibile. Per il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri il Consorzio rappresenta «la risposta italiana alla sorveglianza delle mutazioni del virus responsabili delle infezioni emergenti».
Come funzionerà il Consorzio? Attraverso la collaborazione tra il ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) avrà il compito di vigilare sui controlli di qualità, la raccolta e l'analisi dei dati epidemiologici-clinici, la banca biologica. Viene implementata una rete tra i laboratori che già sono impegnati sul fronte Covid19 che monitoreranno le sequenze del genoma Sars-CoV-2 presenti sul nostro territorio in modo da tenere sotto controllo l'evoluzione genetica del virus e la durata dell'immunità indotta dai vaccini.
Tutti i dati confluiranno all'Istituto Superiore di Sanità e saranno studiati da un Comitato Tecnico-Scientifico creato ad hoc anche con lo scopo di verificare l'immunità effettivamente acquisita dopo la vaccinazione anche rispetto alle varianti virali che potrebbero sfuggire alla risposta anticorpale indotta dalla profilassi.
Rezza ha pure annunciato l'arrivo di una circolare esplicativa del ministero della Salute che darà alle Regioni dettagli maggiori rispetto alla capacità di sequenziare il virus.
«Puntiamo a costruire un sistema a rete di allerta precoce: dobbiamo aumentare la capacità di sequenziamento per ottenere un sistema di allerta precoce per intervenire tempestivamente. Le misure e le risposte sono sempre le stesse ma dobbiamo essere più veloci», ha concluso Rezza.
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