Si è concluso anche il secondo giro di consultazioni e il governo dell'inciucio giallorosso è pronto. Il Pd e il M5S si sono detti pronti a dare il via al nuovo governo. Il primo ha detto di aver accettato il nome del premier fatto dai grillini, mentre il secondo ha spiegato che "il percorso di formazione del nuovo governo parte dalla creazione di un programma omogeneo, che mette al centro i cittadini e i problemi che vivono ogni giorno. Solo dopo aver ben definito cosa fare insieme si potrà decidere chi sarà chiamato a realizzare le politiche concordate. E su questo, chiediamo che si rispettino le prerogative del presidente del Consiglio dei ministri e del Presidente della Repubblica".
Il Pd e il MoVimento, quindi, sono d'accordo. Un accordo che secondo Matteo Salvini parte da qualcun'altro. "Il presidente del Consiglio lo avranno trovato a Biarritz (qui si è svolto uil G7, ndr) su indicazione di Parigi Berlino e Bruxelles, un Monti bis. Abbiamo certezza che questa idea (questa idea di governo dell'inciucio, ndr) parta da lontano non dall'Italia per svendere questo Paese, le aziende e il futuro di questo Paese a poteri che non sono in Italia", ha detto in sala stampa il leader del Carroccio. Tanti sospetti che però non hanno minimamente toccato il Presidente della Repubblica.
La palla, infatti, è passata a
Sergio Mattarella, è suo il compito di decidere. Parte il governo dell'inciucio o si va al voto? Parte il governo dell'inciucio: Mattarella ha convocato Giuseppe Conte alle 9.30 di domani mattina. È tutto pronto e la Lega è fuori.
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