Nasce l'Associazione della Gioventù del Kazakistan in Italia

Nei giorni del Nawrūz, la festa dei popoli turcofoni che commemora il nuovo anno, a Roma, nei locali dell'ambasciata kazaka, è stata inaugurata un'organizzazione destinata a migliorare le relazioni bilaterali tra Italia e Kazakistan

Nasce l'Associazione della Gioventù del Kazakistan in Italia

Nei giorni del Nawrūz, la festa dei popoli turcofoni che commemora il nuovo anno, a Roma, nei locali dell'ambasciata kazaka, è stata inaugurata un'organizzazione destinata a migliorare le relazioni bilaterali tra Italia e Kazakistan e ad aumentare la presenza culturale kazaka nel Bel Paese: l'Associazione della Gioventù del Kazakistan in Italia.

L'associazione, di cosa si tratta e perché è stata fondata

L'organizzazione giovanile è stata inaugurata alla presenza dell'ambasciatore Yerbolat Sembayev, che ha profittato dell'occasione per aggiornare i presenti sugli ultimi sviluppi in Kazakistan, che a inizio anno è stato sconvolto da un breve ma intenso moto sedizioso dal quale sta cercando di riprendersi a passo spedito, e per parlare loro dell'agenda di rinascita socioeconomica recentemente svelata dal presidente Kassym-Jomart Tokayev: Il nuovo Kazakistan, il patto del rinnovamento e della modernizzazione.

Dopo l'inaugurazione dell'Associazione, diversi gruppi di studenti kazaki si sono cimentati nell'esecuzione delle colorite celebrazioni del Nawrūz e nel ricreare un pezzo di Kazakistan in Italia, tra canti popolari, mini-orchestre, giochi e momenti di condivisione culinaria a base di cibi, sapori e vivande tipiche della cucina kazaka.

Il programma dell'associazione

L'Associazione della Gioventù del Kazakistan in Italia nasce allo scopo di migliorare la cooperazione culturale tra Italia e Kazakistan, ma anche per fungere da megafono per la piccola ma laboriosa diaspora kazaka dello Stivale – composta da circa 2.500 persone –, in particolare ai suoi elementi più giovani.

L'organizzazione, ha spiegato il suo presidente Gaziz Karakulov, "ambisce alla promozione della cultura kazaka al di fuori dello stato, a riunire i kazaki in Italia", nonché a "rappresentare il Paese come si deve nell'arena internazionale". Un ruolo importante nella nascita dell'associazione giovanile, secondo Karakulov, sarebbe stato svolto proprio dall'agenda di Tokayev, nella quale viene enfatizzata la rilevanza delle ultime generazioni, le più giovani, nella formulazione del futuro del Paese.

Un'opportunità

L'ingresso nel panorama associativo nostrano di questa organizzazione a metà tra il politico e lo studentesco rappresenta un'opportunità da cogliere per l'Italia, che a mezzo della famiglia SIOI e/o di altre realtà partecipative di questo tipo potrebbe stringere accordi di cooperazione mutualmente benefici e migliorare le relazioni bilaterali stato-stato a costo zero, cioè attraverso l'incrocio di giovani e cultura.

Dare voce alla piccola ma importante comunità kazaka d'Italia equivale a prestare l'orecchio ai suoi bisogni e ad aumentarne la visibilità presso il grande pubblico, per il quale il Kazakistan – partner strategico dell'Italia – continua a

restare un'incognita, una realtà poco o nulla conosciuta, sebbene sarebbe necessario, invece, parlarne (molto) di più alla luce dei legami profondi ed estesi intercorrenti tra i due Paesi ai livelli politico ed economico.

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