Navalny: "Trasferito in un carcere peggiore"

Peggiorano ulteriormente le condizioni di detenzione di Alexei Navalny, il dissidente nemico giurato di Vladimir Putin

Navalny: "Trasferito in un carcere peggiore"
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Peggiorano ulteriormente le condizioni di detenzione di Alexei Navalny, il dissidente nemico giurato di Vladimir Putin. Dopo essere stato condannato a diciannove anni di carcere per «estremismo» ed essersi visto respingere il ricorso in appello contro la sentenza, mercoledì sera in un post su X ha fatto sapere al mondo che verrà trasferito ad un carcere ancora più duro per almeno un anno. Navalny attualmente è detenuto in un carcere di massima sicurezza, la famigerata colonia penale IK-6, a 250 km da Mosca, in condizioni già piuttosto inumane. Non è chiaro se sarà trasferito in un'altra struttura ancora più severa o resterà nell'IK-6 in condizioni di ulteriore isolamento. «Ieri, subito dopo il mio appello - ha scritto Navalny in collaborazione con i suoi avvocati - mi hanno portato davanti a una commissione e mi è stato detto che, a causa della mia incorreggibilità, sarò trasferito ad un Ekpt per un periodo di 12 mesi», dove «sono in vigore le condizioni di detenzione più aspre». L'Ekpt è «il regime punitivo più severo per qualsiasi colonia penale», ha detto il dissidente, che negli ultimi mesi periodicamente denuncia di essere sottoposto a punizioni e a vessazioni di ogni tipo con qualsiasi pretesto. Tutto questo malgrado le condizioni di salute dell'uomo siano piuttosto precarie sia a causa degli stenti in cui è costretto a vivere sia in seguito ai postumi dell'avvelenamento a cui fu sottoposto nel 2020.

Navalny, 47 anni, blogger, attivista e leader del partito d'opposizione Russia nel Futuro, dichiarata «estremista» e quindi messa fuori legge dal Cremlino, dopo varie persecuzioni giudiziarie si era sentito male su un volo che lo portava da Tomsk a Mosca il 20 agosto 2020. Dopo un atterraggio di emergenza a Omsk fu ricoverato in gravi condizioni e poi trasferito a Berlino per intercessione del governo tedesco.

Qui i medici riscontrarono i segni di un avvelenamento da Novichok, un gas nervino già usato dal Cremlino per eliminare altri avversari politici. Rientrato all'aeroporto di Sheremetyevo di Mosca il 17 gennaio 2021 fu arrestato e sottoposto a vari processi e relative condanne.

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