Il Nuovo centrodestra non rompe con Matteo Renzi. Dopo la rottura del Patto del Nazareno, Angelino Alfano prende tempo e non molla la (piccola) partecipazione al governo. Da fonti vicine al partito, riportate dall'Adnkronos, viene sottolineato che l'apporto alle riforme è una delle ragioni d’essere del partito. "Su questo - fanno sapere - non ci sarà né un atteggiamento acritico né si rinuncerà a dialogare con Forza Italia".
"Per noi l’addio al Patto del Nazareno da parte di Forza Italia non è una buona notizia, sarebbe stato meglio che il Patto durasse - commenta Alfano - noi ci stiamo per fare le riforme e cambiare volto al Paese. C’è quindi la maggioranza per fare proseguire le riforme". Adesso il leader di Ncd spera "in un riaggancio di Forza Italia, ma in ogni caso noi ci siamo". Ieri sera Alfano ha riunito i vertici di Ncd. Dopo il terremoto Quirinale, la maggioranza non è più così solida. Anche perché Renzi non perde mai l'occasione per ricordare al ministro dell'Interno che Ncd è un partitino, un cespuglio che non ha nemmeno diritto di veto. Così, dopo le dimissioni di Maurizio Sacconi e l'addio di Barbara Saltamartini, i centristi stanno ripensando la propria presenza all'interno della maggioranza di governo. "Serve un confronto per capire se ci sono ancora le condizioni per realizzare le riforme - ha spiegato il coordinatore di Ncd, Gaetano Quagliariello, in una intervista a Libero - se si rinnova l’accordo, stare al governo avrebbe un senso".
Se, al contrario, il progetto di Renzi fosse un altro, gli alfaniani sono pronti a prenderno atto: "Renzi è in grado di trovarsi una maggioranza alternativa alla Camera e al Senato. Se li cercasse, i suoi Responsabili li troverebbe". E questo, a detta di Quagliariello, potrebbe liberare Ncd da un peso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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