"Negli ultimi trent'anni democrazia paralizzata per colpa di certe toghe"

Berlusconi: "Attaccano me e Salvini perché sanno che il centrodestra vincerà le elezioni"

"Negli ultimi trent'anni democrazia paralizzata per colpa di certe toghe"

Il ritardo nell'erogazione degli aiuti, le aziende lasciate sole, il rischio di scivolare su un piano inclinato verso la recessione, il ruolo salvifico giocato in questa fase dall'Unione Europea, ma anche la necessità di vigilare affinché il Consiglio europeo non depotenzi il Recovery Fund.

Silvio Berlusconi interviene nella trasmissione di Paolo Del Debbio Dritto e Rovescio e si sofferma sul nuovo corso interventista dell'Unione Europea che in questa fase ha dimostrato la sua ragion d'essere. Un plauso che si sostanzia in un quesito retorico: «Mi domando davvero cosa sarebbe dell'Italia in questa situazione se fossimo fuori dall'Europa».

Il Recovery Fund «è un passo molto importante, va nella direzione che avevamo chiesto dal principio e per la quale ho lavorato molto nel Partito Popolare Europeo» argomenta il presidente di Forza Italia. «L'Italia è il Paese in Europa che riceverà più aiuti in assoluto, sia sotto forma di prestiti, 91 miliardi, che di contributi a fondo perduto, 82 miliardi. È una decisione lungimirante, assunta da un'Europa che questa volta si sta dimostrando davvero solidale. Chi diffida ancora dell'Europa dovrebbe considerare che l'aiuto che ci viene da Bruxelles è più del doppio delle cifre che il governo italiano è stato in grado di stanziare fino a oggi. A queste somme si devono poi aggiungere il Mes, con i suoi 37 miliardi, il fondo Sure con i suoi 20 miliardi per pagare la cassa integrazione, gli stanziamenti della Bei e infine, fondamentale, la garanzia degli acquisti dei nostri titoli di stato da parte della Banca Centrale Europea». La partita, però, non è chiusa perché «ora occorre vigilare affinché i capi di Stato e di governo, confermino la strada indicata dalla Commissione. Il nostro governo dovrà far capire ai paesi più riluttanti, come l'Austria, l'Olanda, la Danimarca e la Svezia, nei quali esistono forti partiti sovranisti contrari alla solidarietà europea, che non si tratta solo di salvare l'Italia, si tratta di salvare un'unione Europea che possa essere protagonista nel mondo. Un'Europa aggregatrice della civiltà occidentale e dell'ordine liberale internazionale, come lo definisce Henry Kissinger, che è messo in pericolo dall'espansionismo cinese».

Nessun pentimento da parte del Cavaliere per la scelta di adottare un atteggiamento responsabile in questa fase così delicata. «Ma il nostro giudizio su questo governo è severamente critico perché i provvedimenti presi in questa fase sono del tutto inadeguati, si è affrontata in ritardo l'emergenza sanitaria e questo ritardo ha contribuito al dilagare della pandemia nel nostro Paese. E adesso si sta affrontando con altrettanto ritardo l'emergenza economica. Lo ripeto: tutti gli interventi del governo sono stati troppo lenti, troppo scarsi, troppo frammentari. Per molte aziende gli aiuti non sono arrivati in tempo, molti dipendenti sono rimasti a casa e alcuni di loro non hanno neppure ricevuto la cassa integrazione. Corriamo il rischio di una grave recessione, nella quale molte aziende dovranno chiudere e licenziare e questo significherà minori entrate fiscali. Se per far fronte a tutto questo si aumentassero le tasse, quindi si sottraesse altra liquidità alle famiglie e alle imprese come ha proposto qualcuno della sinistra, il fenomeno si aggraverebbe ancora di più. Bisogna fare il contrario, bisogna inondare il mercato di liquidità, anche a fondo perduto».

Lo scandalo che sta investendo la magistratura non ha fatto arrabbiare Silvio Berlusconi, «anzi è stato una ulteriore conferma della politicizzazione di una parte della magistratura che, negli ultimi trent'anni, da ordine dello stato è diventata un potere che ha sottomesso a sé gli altri poteri per dare il potere alla sinistra che aveva perso le elezioni. È successo con l'eliminazione del pentapartito nel 92-93, con me nel 94 e nel 2011, e poi di seguito, nel 2013 con una condanna infondata e incredibile, per frode fiscale, che sarà posta nel nulla dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo. Adesso ce l'hanno come sempre con me e anche con Salvini perché il centro destra potrebbe vincere le prossime elezioni». Infine sulla piazza del 2 giugno - prova generale di un'altra manifestazione che si terrà il 4 di luglio - Berlusconi spiega la scelta di percorrere la strada di un evento simbolico. «Sento la responsabilità di evitare rischi e soprattutto quella di non dare cattivo esempio agli italiani che hanno già dovuto subire una rinuncia per il rinvio della tradizionale parata delle Forze armate, che pure è molto popolare.

Non possiamo fare la predica ai ragazzi e poi essere noi i primi a trasgredire. Perciò ho chiesto di strutturare la manifestazione in una serie di atti puramente simbolici, un semplice gesto per farci sentire vicini ai tanti italiani che soffrono».

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