"Nessuna patrimoniale". E Tria ora fissa i paletti ​per lanciare la flat tax

Il ministro Tria a In mezz'ora torna a parlare del Def e della legge di Bilancio. Respinge l'ipotesi patrimoniale e spiega il piano per la flat tax

"Nessuna patrimoniale". E Tria ora fissa i paletti ​per lanciare la flat tax

Il ministro Tria a In mezz'ora torna a parlare del Def e della legge di Bilancio che successivamente il governo si impegna a mettere in cantiere. Di fatto il titolare del Tesoro respinge l'ipotesi di una patrimoniale: "No, non c’è il rischio e sono personalmente molto contrario a una patrimoniale che in Italia colpirebbe soprattutto il patrimonio immobiliare e avrebbe un impatto distruttivo sulla crescita e i consumi. Il solo parlarne crea incertezza e danno per l’economia, parlarne in modo generico allarma coloro che hanno risparmi, bisogna creare fiducia". Poi il titolare di via XX Settembre è tornato sulla flat tax definendo alcuni paletti che intende mettere sul campo in vista dell'introduzione del nuovo regime fiscale nella prossima legge di Bilancio come chiesto dalla Lega: "La Flat Tax a me concettualmente va bene ma si deve mantenere una progressività delle aliquote. Questo può essere fatto ed è un tipo di riforma che mi sento di sostenere a pieno". Insomma il ministro del Tesoro apre alla possibilità di introdurre una flat tax con regole chiare che dovranno essere discusse anche con il Carroccio. Intanto Matteo salvini su questo fronte non arretra e afferma: "Chi rallenta la flat tax danneggia il Paese. Non è un capriccio della Lega - ha detto Salvini - ma un’esigenza di famiglie e imprese ed è prevista nel contratto di governo. La Fiat tax va fatta subito, già da quest’anno".

Sulle "promesse" del governo è intervenuto Renato Brunetta. L'azzurro prova a "smascherare" l'esecutivo: "Per quanto riguarda la prossima Legge di Bilancio, non c’è proprio nulla da festeggiare. Matteo Salvini e Luigi Di Maio continuano ad annunciare che la flat tax si farà e che l’Iva non aumenterà. Ma tutti sanno che ciò non è vero.

Le rassicurazioni sul fisco assomigliano molto a quelle fatte sulla crescita del Pil all’1,5%, poi rivelatesi una clamorosa presa in giro agli italiani. I soldi per abbassare l’Irpef ed evitare l’aumento dell’Iva semplicemente non ci sono, come non c’era la crescita all’1,5%".

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