Da mezzanotte, lo stato di New York ha la prima governatrice donna della sua storia. Andrew Cuomo si è congedato ieri dalla guida dell'Empire State dopo le dimissioni annunciate il 9 agosto per le accuse di molestie sessuali, e al suo posto è arrivata la vice Kathy Hochul, che ha già prestato giuramento durante una cerimonia privata con la sua famiglia. Mentre domani parteciperà alla cerimonia pubblica di insediamento ad Albany. Nelle sue ultime parole da governatore, Cuomo ha ribadito di aver subito un trattamento «ingiusto» riguardo le accuse di molestie sessuali da parte di 11 donne e il rapporto della procuratrice generale dello stato, Letizia James. «Ci sarà un altro momento per parlare della verità», ha detto con aria di sfida nel suo discorso di addio, ribadendo che «quando il governo politicizza le accuse e i titoli dei media condannano senza fatti, si indebolisce il sistema giudiziario». «E questo non serve le donne, non serve gli uomini, non serve la società - ha aggiunto - Naturalmente tutti hanno il diritto di farsi avanti e applaudiamo il loro coraggio», ma «le accuse devono ancora essere esaminate e verificate, siano esse fatte da una donna o da un uomo», e «i fatti ancora contano». Cuomo ha poi citato i suoi successi come governatore, incluso il piano per l'energia verde, l'aumento del numero di case popolari, le ristrutturazioni degli aeroporti LaGuardia e Jfk, e di Penn Station. «Per favore, non dimenticate ciò che abbiamo imparato insieme l'anno scorso e non dimenticare ciò che abbiamo realizzato - ha sottolineato invece parlando della pandemia - Siamo passati dal più alto tasso di contagi covid della nazione al più basso».
L'ultima emergenza gestita dal figlio di Mario Matthew Cuomo (importante avvocato, esponente di punta del partito democratico e governatore di New York dal 1983 al 1994), è stata la tempesta tropicale Henri: «Sono il governatore e sono in carica - ha detto sabato nel corso di una conferenza stampa - Sarò disponibile al 100% ogni minuto per il popolo di New York, come lo sono stato per tutto il mio mandato». Per il resto i suoi ultimi giorni ad Albany li ha trascorsi mantenendo un basso profilo: ha firmato alcuni disegni di legge, concesso la grazia a cinque detenuti e il perdono a cinque immigrati con condanne penali che avrebbero potuto portare alla deportazione.
Dallo scoccare della mezzanotte, invece, alla guida di New York dopo 56 uomini siede Kathy Hochul, 63 anni il 27 agosto, avvocatessa che vanta una grande esperienza nella politica locale dopo gli oltre dieci anni passati nel consiglio comunale di Hamburg, sobborgo di Buffalo (dove è nata). All'epoca veniva chiamata «Energizer Bunny» (coniglietto della Duracell), perché non smetteva mai di lavorare. Già nei primi commenti dopo l'annuncio delle dimissioni di Cuomo, Hochul ha tenuto a far sapere la distanza che la separa dall'ormai ex capo: «Penso sia molto chiaro che io e il governatore non siamo vicini, fisicamente e non solo, ormai da molto tempo», ha detto ai giornalisti.
E poche ore prima di diventare governatrice ha annunciato (non a caso), che i suoi due collaboratori più stretti saranno due donne: Karen Persichilli Keogh, conosciuta negli ambienti politici con le sue iniziali «Kpk», diventerà la sua assistente principale, mentre Elizabeth Fine sarà la sua consigliera, portando così un trio tutto al femminile al timone dell'ufficio del governatore.
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