Non risponde volentieri alle domande, Antonino Monteleone, conduttore e autore de L'altra Italia, nuovo talk show che andrà in onda il prossimo 3 ottobre in prima serata su Rai2. Da professionista dell'informazione, però, non si sottrae. L'argomento è spinoso. A pochi giorni dalla messa in onda del suo nuovo programma Monteleone perde una delle inviate di punta del programma. Si tratta di Sara Giudice, la professionista finita sulle pagine dei giornali per una storia di presunta violenza sessuale. Una vicenda ancora aperta, dal punto di vista giudiziario, anche se è stata chiesta l'archiviazione.
La Rai non ha voluto dar seguito alla richiesta di Monteleone di assumere la Giudice per il programma. E con uno scarno comunicato dai piani alti di viale Mazzini fanno sapere che, «riguardo la presunta contrattualizzazione della giornalista Sara Giudice, la Direzione Approfondimento chiarisce che non è mai stata avviata nessuna procedura formale di contrattualizzazione né, di conseguenza, emessa alcuna matricola». «L'unica matricola, comunicata anche al conduttore della trasmissione lo scorso 7 agosto - conclude la nota - si riferisce esclusivamente al programma la cui messa in onda è prevista nei prossimi giorni». In buona sostanza la matricola di cui si parla è quella del programma ovvero quel numero identificativo che diventerà il centro di costo della produzione del programma.
La Giudice, insieme con il marito Nello Trocchia, cronista del Domani, sono stati denunciati da una collega in forze in una redazione di Rai3. La vicenda, che risale all'anno passato, è ancora sotto il vaglio dei giudici anche se al momento è stata chiesta l'archiviazione per mancanza di prove cogenti. Ora, per la Giudice, anche questa doccia fredda: la sua partecipazione a L'altra Italia è sfumata. Secondo la Rai si tratta di una questione di opportunità. Anche se Il Foglio, che per primo la notizia del mancato arruolamento della Giudice, parla di un atto che contrasta con il garantismo tanto sbandierato dalla classe politica.
«Mi sento devastato - racconta al telefono Monteleone -. E mi sento anche in colpa perché l'avevo cercata io Sara. So come lavora e apprezzo molto il suo lavoro. E invece è finita nuovamente sotto i riflettori dei media».
Il conduttore spiega che è una «vicenda antipatica per tutti i protagonisti», lui compreso. D'altronde la giustizia non ha ancora terminato il suo corso, ma c'è già una vittima: «Si tratta di Sara - spiega il conduttore - che ha perso una buona occasione professionale».
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