Venezia - Nigeriano fermato mentre fa l'elemosina e condotto al Centro espulsione di Bari. Il 6 febbraio scorso James Osaro, questo il suo nome, aveva aggredito una vigilessa a Marcon, nel veneziano. L'aveva strattonata, scaraventata e sbattuta addosso alla vetrata di un locale. Poi, non contento, le aveva anche tirato un pugno. Per questo era stato processato con rito abbreviato in Tribunale a Venezia, condannato ma subito rilasciato. Per giorni ha continuato a chiedere l'elemosina in paese sotto gli occhi sconvolti della gente. Ma ieri il verdetto è arrivato. Fermato dai Carabinieri di Marcon, l'uomo di 37 anni è stato accompagnato alla frontiera. Il nigeriano aveva aggredito la vigilessa soltanto perché questa gli aveva notificato l'atto con cui veniva respinta la sua istanza di asilo politico in Italia. La condanna per lui era stata di un anno, 9 mesi e 20 giorni di reclusione, più lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito. Ma lo «svuotacarceri» del governo Renzi del 2014 non consente l'applicazione della misura cautelare per pene inferiori a un anno di reclusione.Detto, fatto. Il nigeriano è stato subito rimesso in libertà e ha preso ad andarsene per le vie del centro a fare accattonaggio. Già il sindaco di Marcon, Andrea Follini, aveva espresso tutta la sua rabbia anche sui social contro una legge che va cambiata e ora a scagliarsi contro il Governo sono gli stessi parlamentari della squadra al timone. Due interrogazioni ai ministri Alfano e Orlando, depositate nel giro di 24 ore. La prima dell'onorevole Simonetta Rubinato del Pd, la seconda dell'onorevole Oreste Pastorelli, del Partito Socialista Italiano. «I clandestini devono essere accompagnati fuori dai nostri confini - commenta Pastorelli non è più possibile questa situazione. L'aggressione a Marcon è un fatto gravissimo incalza non può essere che un lavoratore che svolge una professione venga messo in pericolo. Chiedo che venga rivisto immediatamente l'istituto dell'asilo». L'interrogazione depositata dalla Rubinato chiede di cambiare subito la legge.
«Chiedo al governo quali iniziative urgenti intenda assumere in merito al gravissimo fatto. Chiedo di valutare la necessità di intervenire con modifiche legislative per assicurare l'effettività della pena e l'esecuzione dei provvedimenti emanati dalle autorità amministrative e giudiziarie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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